Un’altra bella Domenica di questa Primavera in Anticipo, come canta la brava Laura Pausini ci ha accolto questa mattina a Solignano Nuovo (MO) una dinamica frazione del Comune di Castelvetro dove sono insediate numerose aziende artigianali ed industriali. Nonostante questo l’ambiente naturale circostante è ancora predominante bastano pochi metri e sei in mezzo a prati e campi coltivati sulle prime colline Modenesi. Sono ormai 38 anni che la laboriosa Polisportiva Val Nizzola organizza con estrema dedizione questa “Camminata Della Val Nizzola” credo uno dei più accattivanti percorsi di tutto l’Anno Podistico. Partenza da casa di buon ora Solignano Nuovo non è proprio molto vicino a casa ma il tutto è compensato dal percorso che ci attende, poi la mattina ispira davvero non è freddo anche se c’è una leggera velatura. Fortunatamente riesco a trovare un comodo parcheggio vista l’alta affluenza parlandone in giro ho capito che oggi si sono superate le 2000 presenze Bella Roba!!! Il viale antistante gli edifici della Polisportiva Val Nizzola è pieno di tende, quest’anno grazie all’impegno della Virna e di Romano che si sono assunti l’onere del compito da Capigruppo Grazie Mille, è stata messa in campo la terza tenda del Monte San Pietro con 39 presenze piazzandoci credo al 19^ posto della classifica generale. Vorrei far notare il folto gruppo di signore camminatrici del Monte San Pietro che si sono cimentate nei vari percorsi ma sono partite tutte assieme alla stessa ora Bellissimo da vedere fidatevi!!! Continuate così!!! Il Via è stato dato proprio dal viale antistante le tende, dopo pochi metri abbiamo attraversato la strada principale che attraversa il paese, passiamo a fianco della Nuova Chiesa Parrocchiale un edificio religioso dedicato alla Madonna della Cintura progettata nel 1869 dall’Ing. Achille Fiocchi edificandola in un luogo più consono rispetto ai nuovi insediamenti di Solignano. La Chiesa funziona dal 1876, il campanile è del 1903 su disegno dello stesso Fiocchi. Non dimentichiamo che questi luoghi erano già conosciuti all’epoca degli Etruschi come lo dimostrano alcuni reperti archeologici, il nome del paese deriva dal Latino Solum Lignarum per il fatto che qui nel 1050 esistevano fitti boschi oppure sempre dal Latino Solignatum dal nome di due antiche famiglie Soli e Agnani. La Chiesa ci sfila velocemente sul nostro lato destro anche perché adesso si corre in discesa, poi svolta a destra ci ritroviamo a correre lungo la strada asfaltata che scorre a fianco del Torrente Nizzola che scorre in mezzo alle colline creando una stretta valle veramente molto appagante. Arriviamo alla deviazione dove il percorso alternativo prosegue mentre la 15 e la 20 Km svoltano a destra, adesso ci si alza davvero fino a raggiungere una specie di piccolo crinale che poi culmina con una ripida discesa in sterrato che ci porterà su di un ripido tratto in salita fortunatamente corto che sbuca proprio vicino al Castello di Livizzano Rangone. Di questo borgo ci sarebbero da scrivere fiumi di inchiostro è un luogo denso di storia, un documento datato 890 parla di una costruzione di un castello fortificato per difendersi dagl’Ungari ad opera della Chiesa di Modena, molto probabilmente si trattava di una piccola Rocca con attorno un fossato. Nel IX secolo arrivò alla massima estensione inglobando tra le mura un territorio di 20150 mq. La costruzione che si nota per prima è l’imponente “Torre Matildica” a base quadrata la cui funzione era quella per l’avvistamento poi era considerata il “Mastio” il segno del Potere. Fu proprietà prima dei Levizzini poi dei Rangoni. Nell’arco del tempo è stato modificato ampliato e fortificato fino al 2007 quando divenne proprietà del Comune di Castelvetro il quale con l’aiuto dei Beni Culturali ed Ambientali lo ha restaurato e messo a disposizione della comunità per eventi culturali di ogni sorta. Subito dopo il Castello incontriamo la deviazione fondamentale, diritto il percorso da km 15 a destra quello da km 20. Per la prima volta in assoluto ci buttiamo sul “Lungo”, breve sosta al primo ristoro poi avanti con la decisa salita di Via Buricchi. Si tratta di circa tre chilometri dove si sale in modo molto deciso e ripido in particolare l’ultimo pezzo dal secondo ristoro in poi. La direzione è quella che porta verso la frazione di Puianello ma noi non ci arriveremo infatti Via Buricchi sbuca sulla strada principale che collega Puianello con Livizzano Rangone siamo al culmine della salita il panorama sottostante di una parte della pianura modenese è fantastico anche se non c’era molta visibilità. Rapidamente adesso si scende le gambe girano tonde, velocemente arriviamo al terzo ristoro collocato davanti alla Chiesa Parrocchiale di Livizzano Rangone dedicata a Sant’Antonino realizzata dal 1903 al 1910 dall’Ing. Carlo Barbieri in stile neoromanico, il campanile invece è del 1931 costruito dall’Ing. Lorenzo Manfredini sui bozzetti del Barbieri. All’interno si trova il veneratissimo “Crocefisso Di Cartapesta” del XVII secolo, ogni cinque anni viene organizzata una grande festa religiosa. Usciamo definitivamente dal Paese per poi inoltrarci su di un pezzo dell’antica strada Romana: la Romea Nonantolana, è un continuo salire e scendere non molto faticoso fino a raggiungere il quarto ristoro collocato in un borgo formato da edifici nuovi e ristrutturati veramente importante. Sulla nostra destra appare la Vecchia Chiesa Parrocchiale di Solignano Nuovo abbandonata quando il paese si è spostato più a valle sulla strada che arriva da Vignola pare che l’edificio risalga al 1574 ma non era considerato molto importante tanto che molto materiale è stato smontato per essere utilizzato nella Nuova Chiesa. Adesso inizia una velocissima discesa che rapidamente ci porta al centro di Solignano fatichiamo un po’ a trovare le ultime frecce direzionali in nostro aiuto arriva un automobilista sicuramente un podista che ci indica e gesti dove dobbiamo svoltare. Siamo di nuovo sul viale adiacente alla Polisportiva poco prima dell’arco gonfiabile veniamo accolti dai nostri compagni di società posizionati davanti alla tenda, non saremo comunque gl’ultimi a varcare la linea bianca dell’Arrivo. Ancora un Grosso Grazie alla Virna e Romano che ci hanno aspettato fino alla fine. Camminata da album dei ricordi.

Renzo Barbieri

foto su modenacorre.it