Venire a camminare o correre a Modena Est il sabato prima di Pasqua credo che sia un “Classico” un rito quasi obbligatorio per un podista o camminatore anche se quest’anno il Comitato Podistico di Bologna ha organizzato una camminata nello stesso pomeriggio a Budrio (BO), per noi abbastanza scomodo. Il ritrovo è presso la Polisportiva Modena Est, in breve tempo si riunisce il Gruppo di compagni di viaggio ormai consolidato oggi addirittura rinforzato. Il pensiero di ognuno di noi va ad una nostra amica che non sta attraversando un bel momento: Forza Roberta mi raccomando, ti aspettiamo per camminare con noi riprenditi mi raccomando, siamo tutti con te. Il percorso è quello classico, è previsto anche l’argine del Panaro non ci sono problemi di sorta. Si parte da Via degli Inventori, ci attende una parte di zona industriale, lunghi capannoni grigi oggi chiusi inanimati, Via della Scienza, il sottopasso ferroviario che porta alla Chiesa di Saliceta Panaro dedicata a San Vincenzo: prende il nome dai salici del vicino fiume Panaro. Quella che vediamo oggi è stata costruita tra il 1834 e il 1852 su progetto dell’architetto Costa. Adesso si cammina su Via Montanara, il paesaggio è completamente cambiato, improvvisamente ci troviamo in aperta campagna spiccano alcuni bellissimi edifici rurali molto ben recuperati e pretenziose ville di campagna. Al primo incrocio giriamo a sinistra in Strada Casette fino ad incrociare Via Fossa Monda Nord, noi però si rimane sul sentiero ghiaiato a ridosso del canale, bello l’ingresso dipinto dell’Acetaia Marchi. Si tratta di un bel pezzo di strada fino a quando non si torna su Via Montanara, ancora qualche metro ecco il ristoro intermedio vicino alla villa delle Suore di Gesù Buon Pastore. Sosta obbligata, si ricompatta il gruppo, c’è anche il tempo di scattare qualche foto. Ancora un breve tratto di Via Montanara, tramite una ripida rampa in erba si sale sulla sommità dell’argine del fiume Panaro. Ci attendo alcuni chilometri piuttosto tortuosi, chiaramente si segue il corso del fiume, la vista dall’argine è molto particolare, il fondo è valido in ghiaino. All’interno dell’alveo del fiume si vedono ancora i segni delle recenti piene, molto legname spezzato, alcune parte di argine sono come passati sotto effetto di una slavina o valanga. Si scende dall’argine attraversando una corte di campagna, si torna sull’asfalto dello Stradello Sottopassaggio, infatti dobbiamo utilizzare il sottopasso in curva vicino al cimitero di Saliceta Panaro sorvegliato dalla polizia locale. Prendiamo lo Stradello Romano dotato di una comoda pista ciclopedonale. Poco prima di arrivare all’incrocio con Viale Caduti del Lavoro incontriamo il bravo Levvo impegnato a scattare foto ai podisti con tanto di scritta luminosa che augura Buona Pasqua a tutti: ingegnosa idea. La polizia locale ci aiuta ad attraversare Viale Caduti del Lavoro, ci rimarremo per poco infatti al primo incrocio giriamo a destra in Via IX Gennaio 1950 la strada che ci condurrà alla pedonale che sbuca nel piazzale della Polisportiva Modena Est, l’arrivo. È un brulicare di persone, è stato allestito il ristoro finale un goccio di the non si rifiuta mai, ritiro del premio di partecipazione il solito ovetto di Pasqua. Riesco a salutare dopo tanto tempo Simona, Alessandro e la loro figlia Aurora: è altissima ne è passato di tempo da quando la spingevano nel passeggino per poter correre! Anche per oggi è andata, scattiamo ancora qualche foto di gruppo da inviare a Roberta: ci manchi veramente tanto! Domani niente camminate, ci aspetta quella è da considerare una istituzione presso la sede della Croce Blu di Modena. Ne approfitto per fare i migliori Auguri di una Buona e Serena Pasqua a tutti/e, compresa tutta la redazione di modenacorre.it

Renzo Barbieri