Mattina di sabato festivo piuttosto incerta qualche forte scroscio di pioggia nella nottata ma fortunatamente è cessata. Arrivare nel Quartiere Saragozza non è molto difficile al mattino presto il traffico è ancora scarso la città dorme. Temperatura accettabile nelle precedenti edizioni il ritrovo era preso la Piazza della Pace ma oggi c’era il mercato rionale quindi tutte le tende ed i Capigruppo sono stati spostati a ridosso dell’Arco del Meloncello quasi tutti sotto il portico che fiancheggia lo Stadio Renato Dall’Ara amatissimo presidente che purtroppo morì 3 giorni prima del vittorioso spareggio con l’Inter che portò l’ultimo scudetto a Bologna era il Campionato 1963/64. Lo Stadio sorge nel pieno del Quartiere Saragozza, la Curva Andrea Costa è intitolata a Giacomo Bulgarelli grande Capitano Rosso-Blu, mentre la Curva San Luca è dedicata a Arpad Weisz grande allenatore sterminato dai Nazisti nei campi di concentramento. Lo Stadio può ospitare 36.000 persone è uno dei migliori a livello europeo a causa del fondo molto drenante, a Bologna si è sempre giocato con qualsiasi condizione atmosferica. Il Vicesegretario del Partito Nazionale Fascista: Leandro Arpinati posò la pietra il 12 Giugno 1925 il progetto comprendeva anche le due piscine antistanti al campo da gioco su disegno dell’Architetto Giulio Cesare Arata. Il 31 Ottobre 1926 avvenne l’inaugurazione uficiale con il nome di “Littorio” era considerata una costruzione avveniristica con il particolare mattone rosso e le finestre ad arco, nel corso del tempo ha subito innumerevoli modifiche. Nel 1929 venne innalzata la Torre di Maratona sul lato dei Distinti rappresenta il simbolo della Competizione e della Fatica degli Atleti su progetto sempre di Giulio Cesare Arata è alta 42 m così come la larghezza è di 42 m sorge su sei livelli con due terrazze panoramiche al terzo livello c’è la cabina che contiene i comandi elettrici per illuminare lo stadio. E ‘stata costruita nel punto esatto dove fu ucciso il Patriota Risorgimentale Ugo Bassi. In cima al pennone era collocata una statua che rappresentava la Vittoria Alata mente in una nicchia era ospitato un busto del Duce di Giuseppe Graziosi. In un tempo successivo venne collegato con un portico all’Arco del Meloncello. La Partenza è stata organizzata proprio davanti al medesimo arco, percorriamo il portico a fianco di Via Saragozza fino ad incrociare Via di Casaglia, si sale immediatamente bellissime residenze private si affacciano sulla via ma del resto siamo in uno dei Quartieri più ambiti di Bologna. Sarò ripetitivo ma stiamo correndo sul percorso della Mitica Maratonina dei Colli una delle più indimenticabili corse di tutto il Calendario Podistico Bolognese e non solo purtroppo estinta. Dopo una secca curva inizia Via Monte Albano che con alcuni ripidi strappi ci portiamo in quota non riuscirei mai a descrivere i colori di questa mattina la nebbia che lentamente lascia il posto a qualche squarcio di sole stupendo!!! Il tutto è tenue ed ovattato sembra di stare in un altro mondo anche se siamo solo a pochi chilometri dal caos cittadino!!! Quasi improvvisamente all’orizzonte appare la fantastica mole della Basilica di San Luca che sembra quasi galleggiare nella nebbia Indimenticabile!!! Vorrei segnalare un fantastico punto panoramico sulla sottostante vallata del Fiume Reno all’altezza di Casalecchio di Reno. Adesso si viaggia in sali e scendi fino ad arrivare ad un ultimo decisivo strappo che ci permette di arrivare alla meta. Il Santuario della Madonna di San Luca sorge sul Colle della Guardia all’altezza di 820 m sul livello del mare. E’ nata sulle ceneri di una primitiva piccola chiesa del 1192 che aveva la funzione di Eremitaggio fondata da Angelica Bonfantini che fin dai primi anni attirò numerosi pellegrini in quanto conteneva come lo è ancor oggi la Sacra Icona della Beata Vergine col Bambino (San Luca) di origini pare Bizantine. Famoso è il Miracolo della Pioggia: era il 1433 quando le piogge primaverili sembravano non cessare mai quando venne organizzata una processione con l’Icona in testa dalla Basilica verso il centro di Bologna, le piogge finirono ed il raccolto fu salvo. Da allora i pellegrini aumentarono quindi nacque la necessità di ingrandire il Santuario. Quello che vediamo oggi è di epoca settecentesca costruito da Carlo Francesco Dotti che fu inaugurato il 25 Marzo 1765 poi completato dal figlio Giovanni Giacomo Dotti nel 1774 su disegno del padre. Successivamente fu realizzato il piazzale antistante e le decorazioni della cupola. In origine il Santuario era collegato con la città con un ripido sentiero in ciottoli poi sostituito dal portico coperto dell’Architetto Gian Giacomo Monti in stile “Barocco” conteneva botteghe ed un orfanatrofio femminile conosciuto come “Le Orfanelle”. Finalmente arriviamo nel piazzale della Basilica proprio mentre è in atto una funzione religiosa su di lato del piazzale troviamo il ristoro molto in sofferenza causa le piccole dimensioni. Abbiamo due possibilità o scendere per i portici spacca gambe oppure tornare sui nostri passi esattamente da dove siamo saliti. Scegliamo la seconda opzione rapidamente scendiamo verso Via Saragozza anche perché è quasi tutta discesa ho visto molti podisti comportarsi come noi. Cambio veloce sotto al portico sotto gl’occhi esterrefatti dei cittadini in giro per la mattina di festa forse non sono molto al corrente di come si comportano normalmente i podisti. Domani ci aspetta una comoda corsa a Casalecchio di Reno mentre per qualcuno c’è la Maratona di Reggio Emilia (in bocca al lupo Neva)

Renzo Barbieri