Gran bel giovedì sera di ormai fine settembre , l’appuntamento è di quelli da non perdere assolutamente infatti si è arrivati alla “5^ Podistica dei Somari” in quel di Manzolino (MO) (Manzulein in dialetto) vivace frazione di Castelfranco Emilia (MO) inserita nell’ambito della Festa del Ringraziamento, in pratica la camminata podistica apre la festa, la più sentita del paese che culminerà nel “35^ Palio dei Somari” che avrà luogo domenica pomeriggio aperto dal corteo storico che raggruppa i tre rioni in cui è diviso Manzolino: La Torre, La Montagnola e La Fossa che si contenderanno la vittoria con la Corsa Dei Somari all’interno del “Ciucciodromo” il campo da calcio dietro alla chiesa proprio dove stasera erano collocate le tende dei capigruppo. Ci troviamo esattamente al confine tra la provincia di Modena e quella di Bologna poi bisogna considerare che fino a pochi anni addietro questi territori erano parte della Provincia di Bologna. Nonostante l’orario di Partenza fissato per le 18.15 abbastanza presto per chi lavora il numero delle presenze mi è sembrato molto alto, oltre i normali gruppi podistici sia della provincia di Modena che di quella di Bologna ho visto molti gruppi di persone del luogo o di paesi limitrofi riunite probabilmente dai social che sicuramente sono abituate a camminare che per una sera hanno deciso di prendere parte ad una camminata organizzata, Bellissimo peccato che si vedano solo in modo sporadico ed il movimento podistico non riesce ad attirarli. Questa camminata anno dopo anno ha preso sempre più forza, poi il fine benefico a cui è dedicato l’intero incasso delle iscrizioni ne giustifica il successo infatti quest’anno i fondi raccolti andranno a favore della “Biblioteca del Gufo” in particolare sosterranno il progetto di acquisto dell’Ecografo Proreparto di Oncodematologia Pediatrico del Policlinico di Modena. per tutte le spese di organizzazione occorre ringraziare le imprese locali che si sono sobbarcate tutti i costi non capita spesso!!! L’arco della Partenza è posizionato sulla strada ad un lato della Chiesa dedicata a San Bartolomeo, si parla in un documento del 753 della presenza di un castello fortificato voluto dal Duca Orso con tanto di chiesa che verrà poi ricostruita nel 1608 su decisione dell’allora parroco Don Gaetano Brizzi su progetto dell’Ingegnere Luigi Lambertini. All’interno si trova una pregevole pala d’altare che raffigura San Bartolomeo della scuola del Sammachino. La Torre Campanaria è del 1600 costruita con il materiale di recupero della demolizione delle mura del castello. Le campane sono state fuse da Giuseppe Brighenti. Si parte attraversando l’incrocio principale di Manzolino il tutto sorvegliato dalla locale polizia municipale come del resto tutto il percorso lo troveremo perfettamente gestito e segnalato. Dopo aver attraversato una zona residenziale di recente costruzione si punta decisamente verso la campagna circostante per essere più precisi nella zona che si trova tra la vecchia ferrovia e la linea dell’alta velocità. Credo che siano due anni che è avvenuto il cambio di percorso, mossa azzeccata molto più accattivante senza un’auto in circolazione sette chilometri di tranquillità. Nei primi chilometri mi fermo a salutare alcuni miei ex colleghi che sono in servizio sul tracciato con a fianco la loro inseparabile Vespa originale infatti sono parte del Vespa Club di Castelfranco Emilia Bravissimi Grazie!!! Dopo un largo giro attraverso un sentiero erboso in mezzo ad una ormai folta vegetazione dove incontriamo una qualche buca ma in tutti i casi segnalata da apposito cartello arriviamo al fantastico Laghetto delle Oche: una vera e propria oasi di pace, si tratta di alcuni specchi d’acqua utilizzati per la pesca sportiva dove vivono questi bellissimi volatili mentre nei terreni circostanti si nota immediatamente l’enorme numero di conigli alcuni di notevoli dimensioni. Proprio all’interno del Laghetto delle Oche è collocato il fornitissimo ristoro tutto a base di frutta offerto dalla Ditta Minarelli. Una vera e propria grazia di Dio ci vengono offerti oltre alle bevande anche degli enormi bicchieri colmi di frutta varia!!! Lasciatoci alle spalle il laghetto puntiamo decisamente verso la linea ferroviaria dell’alta velocità si corre a bordo campi, poco prima del sottopasso incontriamo la Teida attaccata dalle fameliche zanzare Grande!!! ero certo di incontrarla. Mancano circa due chilometri al termine attraversiamo nuovamente alcune zone residenziali tutte addobbate a seconda del rione di appartenenza per poi sbucare sulla strada principale separati dal traffico dai volontari in servizio che garantiscono la nostra incolumità Grazie Mille!!! Curva secca a sinistra ecco l’Arco dell’Arrivo, nell’aria l’odore delle crescentine appena fritte e della carne alla griglia del ristorante. Ci attende il ristoro finale e la consegna del premio: un piccolo zainetto con sopra stampata la testa di un somaro il logo della festa con all’interno un pacco di pasta. Che scrivere ancora: gran bella camminata oltre al percorso valido, si è respirato un clima di festa che non capita tanto spesso, voglia di esserci, una vera propria festa di fine estate. Grazie di cuore a tutti quelli che hanno permesso che tutto ciò avvenisse e ai volontari che si sono messi a disposizione!!!

Renzo Barbieri

foto su modenacorre.it