di Renzo Barbieri

Oggi potenzialmente avevamo due scelte per dove andare a correre, a Renazzo (FE) oppure partecipare alla “42^ Camminata La Berzantina” a Berzantina (BO) una frazione del Comune di Castel Di Casio (BO) dove ha sede la Società podistica “Runners Maratoneti Berzantina” che ha organizzato la corsa podistica odierna. In sedici persone abbiamo deciso di venire alla Berzantina capitanati dalla Virna e Romano che si sono assunti l’impegno da Capogruppo. Erano alcune edizioni che non partecipavo alla Berzantina ma venire a correre in questi luoghi è sempre appagante sia come temperatura gradevolissima che come percorso, quindi ne è valsa veramente la pena sobbarcarsi più di un’ora d’auto per arrivare a destinazione. Siamo nel comune di Castel Di Casio ma in pratica è Porretta Terme (BO), il centro storico di quest’ultimo paese è aldilà della Stazione Ferroviaria a pochi metri dalle Scuole Elementari della Berzantina luogo di ritrovo della camminata, qualche podista è arrivato in treno, ho visto un certo numero di presenze anche dalla vicina Toscana, il confine è assai vicino. Dal punto di vista ambientale è fantastico, si vedono nettamente le cime più alte dell’Appennino, piene di fitti boschi con i colori ancori vivi non seccati dal caldo un vero Paradiso. La temperatura è ottimale sole ma non cocente si respira bene. Arriviamo alla tenda di buon’ora, ottimo clima conviviale voglia di scherzare tutti segnali positivi. Decidiamo di partire, la prima parte del percorso è in leggera discesa a fianco della linea ferroviaria, passaggio sotto agl’alti piloni in cemento armato che sorreggono la strada che porta in Toscana. Arrivati alla località Prati la strada sale leggermente con alcuni tornanti, improvvisamente incontriamo un volontario che ci indica di svoltare a destra su Via Colonie che poi diventerà un ripidissimo sentiero verticale in sterrato e massi per fortuna di breve durata, il fondo è leggermente pesante causa la pioggia di ieri. Arriviamo di nuovo su asfalto questa volta a mezza costa, il panorama è da cartolina illustrata si sale e si scende in un dolce continuo. Il primo ristoro è gestito da due volontarie molto gentili, poco più avanti superiamo un bivio che ci immette in una strada ghiaiata che attraversa il bosco, poco dopo superiamo la deviazione per il percorso Alternativo optando per il Lungo da km 12.400. Si continua leggermente a salire, dopo una larga curva torniamo nel bosco su di un sentiero ripidissimo in cima al quale incontriamo il Controllo Ufficiale per i Competitivi ai quali viene consegnato un elastico giallo. Siamo arrivati nel punto più in alto della corsa ora scendiamo leggermente, abbandoniamo lo sterrato per ritrovare l’asfalto davanti alla Chiesa di Casola dove è presente il secondo ristoro, ai competitivi viene allungato il bicchiere direttamente in mano. Ora si corre in falso piano fino ad incrociare la strada che dalla Berzantina porta a Castel Di Casio, da qui in poi sarà una velocissima discesa dove le gambe sembra che ti dicano Corri!!! Una vera pacchia quasi impossibile non correrla!!! A circa meno di due chilometri dal termine incontriamo il terzo ristoro con solo acqua e possibilità di rinfrescarsi con il tubo dell’acqua ma non ce n’era bisogno. Si vedono nitidamente le prime case e la Stazione di Porretta Terme segnale che l’arrivo è imminente infatti, dopo una svolta a destra ecco l’Arrivo in salita nel piazzale delle Scuole Elementari. Oltra l’arco gonfiabile ci viene consegnato un biglietto con un ulteriore premio di partecipazione a sorteggio oltre alla confezione di tigelle montanare. Come gruppo ci piazzeremo al settimo posto, molto ben organizzato anche l’ultimo ristoro finale molto abbondante. Poi tutti alla tenda del Monte San Pietro sebbene siamo solo in sedici quasi per magia escono tavolino e vivande come da tradizione. Rimaniamo ancora per un po’ a chiacchierare poi si smonta e via verso casa intanto in cielo si affacciano alcuni inquietanti nuvoloni neri. Si chiude un’altra bella giornata con la convinzione di aver fatto la scelta giusta, ne valeva veramente la pena arrivare fino alla Berzantina.