Domenica mattina bella frizzante per fortuna con il sole. Affrontiamo l’ennesima trasferta nella cosiddetta “Bassa Bolognese”, mancava solo Minerbio, dopo Molinella e Mezzolara di Budrio. Questa è una camminata che fin da quando è nata ha sempre attirato parecchi podisti, poi ci metti la prova competitiva sulla distanza dei 10 Km fin dalle prime ore del mattino si nota un discreto movimento. Inoltre a cornice di tutto questo ci sono le bancarelle del mercato domenicale: bella situazione. Le tende dei Capigruppo sono state collocate nella centralissima Via Roma addirittura chiusa completamente al traffico non succede spesso. Prima di partire salutiamo Teida per lei si che è stata una bella trasferta, le foto scattano in automatico. Partenza quindi in pieno centro storico precisamente da Via Garibaldi, è d’obbligo lo sguardo alla bellissima Rocca Isolani una antica dimora storica che risale al 1300, le cui sale sono state affrescate dal famoso Amico Aspertini. Ormai siamo fuori dal centro storico prendiamo al ciclopedonale che si affianca a Via Savena Superiore fino ad arrivare alla località chiamata Tintoria, poco oltre si gira a destra in Via Mora, per un breve tratto, poi svolta ancora a destra in Via Stradellazzo. Il tutto è perfettamente segnalato, poi molti volontari della locale protezione civile in servizio su tutto il tracciato. Il fondo stradale è ghiaiato, le auto sono sparite enormi distese di terra da coltivare poche case rurali. Via Stradellazzo: si tratto di un lungo rettilineo che sembra non finire mai, ad un certo punto arriva un intenso odore di animali, precisamente cavalli si tratta della Scuderia Podere Zena posta proprio nell’angolo dove noi si gira in Via Palio. È la strada che ci porta all’interno del parco del Castello Manzoli il punto più affascinante di tutto il percorso odierno, conosciuto anche come Castello di San Martino in Soverzano. Si tratta di una bellissima dimora aristocratica che risale al 1411 costruita dal Cavaliere Bolognese Bartolomeo Manzoli. Presenta una pianta rettangolare con uno spazioso cortile interno. Ai quattro angoli sorgono le torri difensive, il castello è circondato da un fossato. Il parco è secolare poi si notano alcune sculture. Si tratta di una residenza privata perfettamente conservata che rarmente viene aperta al pubblico, vale veramente la pena vederlo. Proprio davanti all’ingresso principale è stato allestito il ristoro: il the caldo è molto gradito. Qui troviamo Teida che ci scatta una bellissima foto di gruppo, abbiamo avuto il piacere di salutare anche la proprietaria del maniero. Si riparte, impossibile non notare il particolare porticato in uscita su Via San Donato che viene utilizzato per una particolare fiera e la Chiesa di San Martino in Soverzano. Siamo nuovamente su asfalto su di una strada abbastanza trafficata fortunatamente è domenica mattina. Poco più di un chilometro, noi si gira a destra, oggi abbiamo scelto il percorso da km 12.500. Siamo in Via Pedagna, un po’ defilata alla nostra destra l’imponente Chiesa di San Giovanni in Triario. Via Pedagna va a finire contro un grosso canale di bonifica che attraversiamo su di una stretta passerella pedonale: è il punto di incontro con il percorso da km 14.500 adesso si utilizzerà la sommità dell’argine da cui scendiamo all’altezza di Via Zena. Impossibile non notare l’enorme impianto di stoccaggio di gas di proprietà della Stogit S.P.A. Ovunque si guardi enormi distese di tubi e valvole inquietante, nell’aria un forte odore di gas. Sulla nostra sinistra una strana pedonale lungo la quale sono stati collocati alcuni attrezzi all’aperto tipo percorso vita. Siamo a pochi chilometri dall’arrivo, Via Zena sbuca in Via Savena Superiore, una stretta pista ciclopedonale ci porta al termine della Camminata odierna. Il traffico è aumentato, meno male la zona dove c’è l’arrivo e il ristoro è ancora chiusa al traffico. Ristoro con the caldo, qualche problema con il premio di partecipazione praticamente avevano terminato le scorte una varietà incredibile di prodotti: pasta, zucchero e patate. Spero siano riusciti ad accontentare tutti.