La mia mattina inizia piuttosto presto, trasferta in terra reggiana con il compito di capogruppo. Sulla mia strada incontrerò anche un po’ di nebbia, la meta di stamattina è Rubiera per la “42^ Caretera ed Rubera”. Confesso che era dal prima del covid che non vi prendevo parte, penso comunque che più o meno si sia mantenuto quel livello anche se hanno cancellato la prova sui 16 km peccato. Arrivo di buon’ora nella zona predisposta per i capigruppo mi viene assegnata la postazione davanti al Teatro Herberia. Tutta la logistica è stata collocata nella vicina Piazza del Popolo, tutta la macchina organizzativa è in azione. Ritiro dei pettorali, dopo poco tempo arrivano i miei compagni di viaggio, non saremo in tanti, una dozzina, ma ci tenevamo ad esserci. Partenza in pieno centro in Via Emilia Est chiusa al traffico, in pratica attraversiamo metà paese per poi girare a destra in Via Maria Melato, utilizzando tutti i marciapiedi e piste ciclopedonali possibili. Nota positiva in tutti gli incroci il personale della locale Croce Rossa a presidiare ottimo. Poco dopo la zona sportiva inizia Viale Aldo Moro, stiamo uscendo dal paese. Appare una rotatoria noi si va a sinistra in Via della Chiusa, altra rotatoria dove in pratica continuiamo a camminare nella stessa direzione da dove ha inizio Via del Torrente che ci accompagnerà per un buon tratto di percorso. Sulla nostra sinistra scorre il Torrente Tresinaro, occorre prestare molta attenzione le auto sfrecciano veloci quasi incuranti di noi podisti. Finalmente sulla sinistra si distinguono i contorni dei vari fabbricati di Villa Spalletti e l’annesso parco: la parte più accattivante di tutto il tracciato. Il buon Adriano giustamente fa notare che qualcosa è variato: il ponte è nuovo come ci conferma un volontario a cui abbiamo domandato informazioni. Entriamo nel parco della villa: l’atmosfera cambia immediatamente, il tempo sembra essersi fermato, gli alberi sono di notevoli dimensioni. Vicino al laghetto è stato collocato il ristoro molto ben fornito. Sono tutti vestiti da samurai. Sosta obbligatoria, ringraziamo si riparte, alla nostra destra Villa Spalletti Trivelli. Personalmente in un’altra occasione ho avuto la fortuna di vederla anche all’interno, è un sogno. La villa si trova a San Donnino di Liguria, frazione del comune di Casalgrande (RE), risale al XVII secolo. Si deve risalire agli Este: il borgo, la villa con l’importante tenuta divennero proprietà di Andrea Trivelli tesoriere appunto della famiglia Este. I Trivelli si estinsero diventando Spalletti. Quella che vediamo adesso è opera dell’architetto milanese Luigi Clerichetti che prese ispirazione dal classicismo francese. Il parco viene detto all’inglese su progetto del paesaggista e botanico Achille Villoresi lo stesso dei giardini reali di Monza. Attualmente ospita eventi e cerimonie. Oltre alla villa ci sono anche alcuni altri interessanti edifici, come credo la casina del custode a forma di stella adiacente all’uscita del parco. Torniamo ad attraversare il ponte, in direzione opposta utilizzando l’oscillante passerella ciclopedonale. Andiamo a sinistra in Via Madonna di Corticella, a breve entreremo proprio nella località denominata Corticella, svolta a sinistra in Via Paolo Monzani dove incontreremo un ulteriore ristoro dedicato praticamente ai competitivi che stanno arrivando numerosi, hanno la musica a palla bellissime. Sulla nostra destra l’Acetaia Terra del Tuono bel recupero di fabbricati rurali. Giriamo a destra in Via Enzo Bagnoli: intanto i podisti aumentano tra competitivi e non oltre ai camminatori era parecchio che non vedevo tanta partecipazione. Bravissimi i podisti che spingono le carrozzelle con sopra i portatori di handicap. Iniziamo Via Zimella, sulla nostra sinistra la chiesetta dedicata alla Madonna dei Battistini, in distanza si intravede la chiesa e il campanile della Parrocchiale della Natività di San Giovanni Battista di Bagno. Via Paduli in pratica ci conduce nuovamente in paese, siamo alle porte di Rubiera a poca distanza dal termine. Un breve tratto di Via della Resistenza, a destra in Via del Terraglio siamo nuovamente in Piazza del Popolo, stipata di podisti, il ristoro finale è preso d’assalto riusciamo a rimediare anche un pezzo di crescente con la mortadella. Si rientra non prima di aver messo in atto il nostro ormai consueto ristoro personalizzato, non siamo rientrati in classifica come gruppo ma va bene ugualmente.