Classica bella domenica mattina di ormai primavera temperatura molto gradevole anzi. Anche oggi verrà utilizzato l’argine del Fiume Reno, domenica scorsa eravamo a Pieve di Cento, ieri pomeriggio a Trebbo di Reno: è un periodo così. Di buon’ora arriviamo a Castello D’Argile un piccolo comune che supera di poco le 6000 unità con origini piuttosto antiche. Il punto di ritrovo della camminata è presso Porta Pieve, i Capigruppo con le tende sono state sistemati sulla Via Circonvallazione Ovest. Non dimentichiamoci che questa Camminata è una delle tante create dal compianto Angelo Pareschi per anni Presidente del Comitato Podistico Bolognese, è arrivata alla sua 45^ edizione, adesso è in carico alla Polisportiva Centese A.S.D. Purtroppo le tende non sono tantissime, sentore di scarsa partecipazione. Rapidamente si forma il solito gruppo di compagni di viaggio della domenica mattina: Partenza. Un breve tratto di Via Circonvallazione Ovest quindi a destra in Via Zambeccari. Rapidamente abbiamo abbandonato il centro storico, inoltrandoci nella campagna circostante. Le abitazioni si diradano, in compenso si nota un sapiente recupero degli edifici rurali anche datati molto ben riportati in uso abitativo. Lasciamo l’asfalto di Via Zambeccari per prendere il ghiaiato di Via Colombano, in distanza si nota l’argine maestro del Reno. Transitiamo dinanzi al cimitero per animali a quattro zampe, una ripida rata ci permette di salire sulla sommità dell’argine con il fondo in sottile ghiaino, lo stesso di domenica scorsa a Pieve di Cento. Nota di colore avevamo già i piedi leggermente umidi dovuti alla cosiddetta guazza (in italiano corretto Rugiada) a causa del tratto con l’erba alta ancora bella carica di umidità. Siamo in cima all’argine, le prospettive cambiano totalmente anche perché è di una certa altezza, se ho visto bene sono tre i gradoni che formano l’argine: ottima visione. Ci attendono alcuni chilometri di argine, superiamo la deviazione del percorso alternativo, siamo in vista dell’agriturismo La Bisana che funziona anche in po’ da fattoria didattica: sono presenti parecchi animali compreso un gregge di pecore con tanto di agnellini. Lasciamo l’argine per prendere Via Postrino, sul fondo sempre ghiaia che finirà quando svolteremo a sinistra in Via Rottazzi. Qui incontriamo uno dei pochi volontari sul percorso, in pratica sul tracciato solo le frecce direzionali molto ben visibili con alcuni cartelli con su scritto un numero di cellulare per eventuali emergenze: metodo interessante. Siamo arrivati Via Rusticale, da un lato si scorge l’abitato di Pieve di Cento, dall’altro quello di Castello D’Argile. Prima di sbucare sulla ciclopedonale che scorre a lato della Via Provinciale Nord passiamo davanti all’interessante Oratorio di Sant’Anna: si tratta di un interessante edificio privato che appartiene alla famiglia Filippetti. Esisteva già dal 1572 anche perché era collocato esattamente su di un bivio per poter arrivare a Cento e a Pieve di Cento. Quello che vediamo adesso risale al 1883 costruito in stile neogotico, veniva utilizzato in alcune particolari occasioni tipo la Festa di Sant’Anna, adesso essendo di proprietà privata è praticamente sempre chiuso. Siamo agli sgoccioli, un breve tratto di ciclopedonale, siamo all’arrivo. Nello spazio adiacente al Centro Sociale vicino a Porta Pieve e al Teatro La Casa del Popolo è stato organizzato un rifornitissimo ristoro bravissimi. Anche per stamattina è andata grazie ai miei compagni di viaggio, come sempre veramente in gamba.