Domenica 16 Settembre 2018 Quarantoli (MO) “40^ Du Pas Par Quarantul”

Bella domenica di settembre è ancora caldo. Prendo la decisione di andare a correre a Quarantoli (MO) ho molti amici nei gruppi podistici della cosiddetta Bassa Modenese con i quali collaboro per organizzare la Staffetta in ricordo del Sisma del Maggio 2012. Mentre di buon ora mi avvicino alla mia meta noto una certa foschia quasi nebbia, da queste parti è normale ci troviamo nel mezzo delle Valli Mirandolesi dove l’agricoltura è il settore dominante angurie meloni e frutta sono pezzi pregiati. Molto piacevolmente noto che la ricostruzione post-terremoto è in pieno svolgimento meno male!!! Queste genti hanno ricevuto scoppole non indifferenti e rialzarsi è fondamentale!!! Quarantoli (Quarentul in dialetto mirandolese) è una frazione del Comune di Mirandola (MO) da cui dista 5 Km si sviluppa tuto su Via Valli, l’edificio di maggior pregio è la Pieve Romanica di Santa Maria della Neve, un documento in cui è citata risale al 24 Giugno 904, come importanza è uguale alla Abbazia di Nonantola. Fu ricostruita da Matilde di Canossa (da una data scritta sull’altare 14 Settembre 1114). Nell’arco del tempo ci sono state diverse ristrutturazioni, al suo interno sono conservate opere di grande valore come alcune sculture della scuola del Wiligelmo lo stesso del Duomo di Modena. Ora versa in non buone condizioni a causa del sisma è piena di impalcature. Era la chiesa di campagna della Famiglia Pico. Ad ospitarci sono i Pico Runners i quali hanno avuto a disposizione gli spazi della Polisportiva con tanto di bagni e docce per tutti: ottima locazione comodi i parcheggi. La Partenza viene data alle ore 9.00 in punto sulla Via Sandro Pertini molti i bambini e le mamme con i passeggini Fantastico!!! Usciamo su Via Valli in direzione Gavello, le persone sono sedute davanti a casa o sui balconi per salutare i podisti non capita spesso!!! Arriviamo alla località “Il Cristo” a ridosso della linea ferroviaria Bologna-Verona è famosa per il manufatto votivo in terracotta che ritrae un crocefisso in scala naturale collocato in una nicchia di una comune casa di campagna denominato “Il Cristo di Quarantoli” vi si riconoscono poteri contro il male. Adesso si corre su di un lungo rettilineo che ci porterà a Cividale un piccolo borgo di origine dell’età del Bronzo dove sorge la Stazione Ferroviaria di Mirandola da cui dista 2 Km. Fu inaugurata il 20 Gennaio 1902 collegandola con Mirandola con una linea di tram trainata da cavalli. Negl’anni 70 c’è stata una notevole costruzione di edifici quindi Cividale è stato inglobato con Mirandola stessa. Vorrei soffermarmi sulla Chiesa di San Michele Arcangelo che è cinquecentesca mentre la facciata odierna con il portico è del 1710. All’interno esiste un Santuario dedicato alla Beata Vergine del Borghetto si tratta di una devotissima immagine votiva che originariamente era collocata in un piccolo oratorio andato distrutto sul crocevia tra Via Borghetto e Via Mazzone anche questa molto amata. Col sisma è crollata la volta ed il campanile ha subito parecchi danni. Proprio davanti alla Chiesa troviamo il primo ristoro meno male la sete è tanta l’umidità ha tassi altissimi!!! Dopo il ristoro svolta a destra stavolta in direzione opposta torniamo verso Quarantoli, superiamo una zona artigianale per poi trovarci nuovamente nel bel mezzo di campagna. Si notano numerose auto di cacciatori non dimentichiamoci che oggi è stato il giorno di apertura della caccia. Le gambe sono pesanti ma continuo del mio passo sono sicuramente fra gli ultimi in particolare poi dopo la deviazione per il percorso da 13 Km per molto tempo non vedo nessuno alle mie spalle. Torniamo sulla strada che collega “Il Cristo” con Cividale per poi finire nel percorso del tracciato da 4 Km. Meno male che incontro il secondo ristoro, raccolgo le ultime risorse e avanti ancora su di un lungo rettilineo che finalmente sbuca su Via Valli. Sono in pratica all’ingresso di Quarantoli i volontari indicano di rimanere sulla nostra destra attraversiamo il centro del paese per poi svoltare di nuovo su Via Sandro Pertini, un breve rettilineo ci porta all’Arrivo sotto l’arco gonfiabile. Non vi racconto il ristoro finale imbandito di ogni: dolce salato e bevande per tutti. Un sentito grazie a tutti i volontari che hanno permesso l’ottima riuscita di questa corsa dal sapore antico ma che nello stesso tempo è funzionale.

Renzo Barbieri