Bellissima questa prima Domenica di ottobre, non sembra nemmeno autunno. La meta di oggi è Longara una frazione del Comune di Calderara di Reno (BO). Ci troviamo nel bel mezzo della campagna bolognese a ridosso del Fiume Reno, Parto immediatamente a scrivere che oggi ho visto parecchi podisti e camminatori in azione, a Bologna non è sempre così anzi. La partenza è libera dalle ore 8.30 alle 9.00, a mio parere è un’ottima formula accontenta un po’tutti. Inoltre oltre ai normali Gruppi Podistici c’è da registrare anche la presenza di classi scolastiche supportate dai genitori. Il ritrovo è presso il centro commerciale del paese, l’auto l’abbiamo lasciata a circa un chilometro di distanza utilizzando uno spazio verde a ridosso di un parco pubblico: ottima la scelta di mettere alcuni volontari a gestire il parcheggio. Nota di colore la nostra tenda ha rischiato di finire in ammollo, una perdita di acqua potabile ha creato un insolito laghetto. Si parte da davanti al cimitero, il sentiero conduce ad una strada secondaria che ci permette di raggiungere l’argine maestro del fiume Reno. Bellissimo camminare per così dire in quota, da un lato si intravedono le prime colline leggermente offuscate da una leggera bruma, la sagoma di San Luca si distingue benissimo, dall’altro campi coltivati a perdita d’occhio. Si cammina a favore di corrente del fiume, il corso d’acqua non lo vedremo è molto basso quindi lontano, l’erba è stata tagliata di recente per cui il fondo è morbido, devi solo prestare attenzione a chi corre. Camminiamo alcuni chilometri sull’argine poi si scende, asfalto sotto alle scarpe, bellissimo il gruppo di somari a quattro zampe adiacenti alla strada. Sbuchiamo nel pieno della borgata di Castel Campeggi, la attraverseremo soltanto. Da qui in poi ci si immerge nel pieno della campagna, il nastro di asfalto termina, appare il ristoro intermedio: ottimo il the tiepido con biscotti e mele a spicchi già pelate incredibile. Parte un dedalo di carrarecce e cavedagne di in erba o terra battuta, che sfiorano alcuni edifici rurali alcuni abitati altri no che gentilmente hanno concesso il transito in via eccezionale alla camminata. Degno di nota il lungo macero che veniva utilizzato per affondare la canapa, le sponde sono in mattoni, peccato che l’acqua stagnate emani un certo olezzo. Passano i chilometri segnalati anche da opportuni cartelli, si torna sull’asfalto a ridosso dell’abitato di Longara, con un largo giro prendiamo la pedonale che sfila a lato del parcheggio auto per poi infilare il viale che porta all’arrivo preparato nello spiazzo antistante la chiesa. Brulica di podisti, sono in corso le premiazioni dei Gruppi, il Monte San Pietro si colloca al terzo posto: oggi eravamo veramente in tanti. Ancora the tiepido con biscotti oltre all’ottimo panino con la coppa di testa Grandi. Anche per oggi è andata, è iniziato un mese bello denso: il calendario offre una nutrita serie di camminate, poi ce ne sono anche alcune legate a forti rapporti di amicizia a cui non si deve mancare, ma questa è un’altra storia.