Sono passati ormai poco più di due anni da quando in una sera di fine inverno venne presentata la “Sangiorgese Running” nella sala del palazzo comunale di San Giorgio di Piano (BO) per molti era sembrata quasi una scommessa azzardata, infatti ripartire dalle ceneri di quella che era l’ormai estinto gruppo podistico di San Giorgio di Piano non è stato per nulla facile niente di certo né tantomeno di garantito. Inoltre è arrivata in eredità la gestione e l’organizzazione di quella che era la Camminata chiamata “Andan A Meder” che si svolgeva di domenica mattina inserita nel calendario podistico bolognese. Venne deciso di inserirla all’interno della manifestazione chiamata “Tutti Pazzi Per Lo Sport” promossa dall’Amministrazione Comunale trasformandola in una corsa serale giustamente molto più facile da gestire dopo aver misurato le forze in campo. Siamo arrivati alla seconda edizione della nuova era, il numero degli iscritti è sensibilmente aumentato, notizia ufficiosa racconta di essere molto vicini alla soglia delle quattrocento presenze, un vero successo se si considera che i gruppi podistici erano veramente poche molte adesioni sono arrivate dai singoli o dai gruppi estemporanei presenti solo in questa occasione. San Giorgio di Piano conta 8.739 abitanti ha origini molto antiche vecchi documenti parlano di un Castello di San Giorgio in epoca medievale. Non è rimasto molto unica testimonianza Porta Ferrara del 1403 e il Torresotto costruito dal libero Comune di Bologna nel 1391. Da segnalare la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giorgio del XIX secolo, l’opera principale contenuta al suo interno è un dipinto di Antonio Randa allievo di Guido Reni. Poi ci sono una serie di palazzi storici come Palazzo Colonna e Palazzo Capuana. Una manifestazione pressoché unica è il Corso dei Fiori che ha luogo nei primi giorni di giugno, consiste in una sfilata di carri e persone addobbate con dei fiori che poi vengono distribuiti alle persone lungo le strade del centro storico. San Giorgio di Piano ha dato i natali a Giulietta Masina attrice famosa e moglie del regista Federico Fellini e a Mario Melloni in arte Fortebraccio. Dopo la foto di rito il Presidente Roberto Pessarelli alle 19.30 precise dà il Via Ufficiale alla camminata, si parte da davanti al centro sportivo dove c’è l’ingresso allo stadio, infiliamo una stretta strada privata che poi diventerà una cavedagna in terra battuta che si snoda in mezzo ai campi coltivati. È caldo ma sopportabile infatti spira un robusto vento caldo che ci accompagnerà per tutto il tempo. Adesso siamo su Via Selvatico una stretta stradina che porta verso San Pietro in Casale, in particolare la prima parte è un po’ pericolosa risulta essere molto piena di traffico, l’organizzazione ha provveduto a segnalare il passaggio dei podisti con una precisa segnaletica rinforzando anche il presidio dei volontari. Via Selvatico è un lungo drittone che sembra non terminare più, da lontano riusciamo a distinguere il ristoro intermedio, qualche bicchiere di acqua e avanti, alcuni cartelli segnalano la presenza di buche, erba alta e canale di bonifica. In breve ci troviamo di nuovo all’altezza delle prime case del paese, attraversiamo la zona dei laghetti utilizzata per diverse iniziative durante l’arco dell’anno comunque parte del percorso permanente voluto dall’amministrazione comunale. Percorriamo ancora alcune stradine per poi arrivare al lungo rettilineo che porta all’arrivo, ci attende un ristoro finale e il premio di partecipazione. Intanto si sta svolgendo l’incontro di calcio 100 contro 100, qui è una vera e propria tradizione. Si chiude anche questa seconda edizione con il cuore felice perché si è raggiunto un ottimo obbiettivo a livello di partecipazione, si può solo migliorare.

Renzo Barbieri