Bellissima serata di venerdì di questo mese di settembre, per la terza sera consecutiva si corre infatti muoversi con queste temperature è fantastico se poi si pensa che fra qualche settimana si correrà solo la domenica o i giorni di festa è meglio farne tesoro. Stasera ci aspetta la “18^ Camminata Sagra di Albareto”, ci troviamo in questo quartiere che dista 5 km in da Modena in direzione est, alcuni anni addietro era un importante centro di scambi commerciali che poi si sono spostati in città, siamo nel bel mezzo della campagna modenese, intorno grosse distese di campi coltivati, frutteti e allevamenti di animali. Questa camminata settembrina viene appunto organizzata in occasione della Sagra Parrocchiale dedicata ai Santi Nazario, Celso ed Eurosia a cui è dedicata la Chiesa in stile romanico che fu ristruttura dal Parroco Don Gerardo Gomez sulle fondamenta di una antica Pieve che ai tempi di Carlo Magno era parte di un serie di Pievi come quella di Saliceta San Giuliano, Cittanova, Campogalliano e Ganaceto guidate dall’Abbazia di Nonantola che costituivano un asorte di cornice alla città di Modena per convertire i pagani al cristianesimo, potete immaginare l’importanza di questo luogo. Si parte proprio da davanti alla Chiesa in direzione Bastiglia, molto ed intenso il traffico anche di mezzi pesanti è meglio utilizzare il marciapiede. Arriviamo all’incrocio che svoltando a destra porta alla Strada Panaria Bassa per capirci, poco prima transitiamo davanti a quello che rimane dell’imponente “Mulino della Casa” cioè i fatiscenti silos e il corpo di fabbrica ora in completo stato di abbandono ormai è diventato un ecomostro. E ‘stato utilizzato fino al 2009 poi i macchinari sono stati smontati e venduti in Serbia. Prima di svoltare la mente torna ad una bellissima camminata serale non ricordo se in occasione della locale Festa dello Sport o della Sagra dove invece di svoltare a destra si andava a sinistra per poi arrivare alla bellissima villa appartenuta al Conte Dino Antonio Grandi uno dei più importanti gerarchi fascisti che formavano il Gran Governo Fascista che contribuì alla caduta di Mussolini sfiduciandolo. La Villa chiamata “Le Piovane” sorge su di quella che era una immensa tenuta agricola in cui erano impiegati numerosi operai della zona tra cui intere famiglie. È collegata con Via Albareto tramite un bellissimo viale alberato, purtroppo su questo tracciato non ci siamo più tornati. Siamo all’altezza della pista ciclopedonale ricavata dal tracciato della vecchia ferrovia utilizzata in tantissime occasioni come ad esempio domenica prossima in occasione della Maratonina del Torrazzo di cui sono già ben visibili le segnalazioni a terra. Di ciclabile ne percorreremo un breve tratto fino ad incrociare la terribile strada ghiaiata che porta verso i Torrazzi: è veramente in pessime condizioni molto dissestata e piena di buche. All’incrocio con la strada che porta verso la Panaria Bassa troviamo il ristoro intermedio gestito da quattro gentilissime persone veramente molto burloni!!! A disposizione acqua, the zucchero e fette di limone non male per una serale!!! Ci attende un altro rettilineo in ghiaia, poi finalmente curva a destra finalmente sotto alle scarpe l’agognato asfalto, ci attende un lungo rettilineo che ci porterà su Via Albareto curva a destra, siamo nell’ultima parte del percorso adesso si corre con molta attenzione utilizzando un marciapiede ed una zona delimitata da paletti e nastro bianco-rosso, per evitare di finire stirati da qualche automezzo anche perché iniziano a calare le prime ombre della sera, ma siamo all’Arrivo davanti alla Chiesa. Buono il ristoro finale, prima di andarcene dopo aver lottato con le zanzare fameliche, un piccolo contributo alla pesca di beneficenza in cui ogni biglietto corrisponde ad un premio è molto facile vincere!!!

Renzo Barbieri