Domenica grigia con una leggera pioggia ma del resto il meteo lo prevedeva. Oggi ho partecipato a questa “42^ Centopassi” dopo diverse edizioni, i miei ricordi vanno a quando si partiva dalla Zona Sportiva in Via Santa Liberata, esattamente dalla parte opposta di Cento. Devo onestamente scrivere che la logistica del White Park è azzeccatissima, molto lo spazio a disposizione immensi parcheggi spazi adatti per le tende dei capigruppo a ridosso del Punto Iscrizioni. Oltre alla camminata ludico motoria il programma prevedeva anche una corsa competitiva sulla distanza di km 10,300 veramente molto sentita. Cento (FE) è un importantissimo comune in provincia di Ferrara anche se storicamente è fortemente Bolognese in quanto legato alla vicina Pieve di Cento, è un punto di incrocio tra Ferrara, Bologna e Modena. In dialetto Ferrarese si pronuncia Zent mentre in Bolognese Zeint, deve il suo nome al latino “Centum” a causa della presenza delle Centuriazioni Romane. Ha origini molto antiche, i primi documenti risalgono al 1185 dove si parla di grossi lavori di bonifica elencati dall’allora Vescovo di Bologna. Non bisogna dimenticare che a Cento esiste dal 300 la Partecipanza Agraria anche lei legata a Pieve di Cento. Tra i suoi personaggi più illustri annovera il Patriota Ugo Bassi fucilato dagli austriaci a Bologna nel 1849 ed il famoso pittore Giovanni Francesco Barbieri detto il “Guercino” uno dei migliori a livello assoluto nato a Cento il 2/2/1591 morto a Bologna il 22/12/1666 di cui ci sarebbe da scrivere a fiumi, il soprannome lo si deve al fatto che era afflitto da strabismo. Ogni angolo del paese è a lui dedicato. La storia di Cento è legata agli Estensi e allo Stato Pontificio che sono le stesse vicissitudini vissute dalla “Sorella” Pieve di Cento. Si parte alle spalle di questo Wite Park che ospita una grossa serie di negozi ed una multisala cinematografica, percorrendo una strada che porta verso il Centro Storico, passiamo a lato del cimitero per poi puntare decisamente verso il centro del paese. Siamo in Corso Guercino sulla nostra destra si nota la Casa Pannini tipico esempio di casa bolognese con il portico in legno che ricorda Corte Isolani a Bologna e il Palazzaccio a San Giovanni in Persiceto. Eccoci nel pieno di Piazza del Guercino la cui statua spicca nel bel mezzo della Piazza, sulla nostra sinistra vediamo il Palazzo del Governatore edificio del 1502 costruito dagli Estensi in occasione del matrimonio tra Lucrezia Borgia e Alfonso I D’Este. Lasciamo la piazza, ormai siamo in vista dell’Antica Rocca voluta a scopo difensivo dal Vescovo di Bologna ora utilizzata per eventi pubblici. Passiamo sul lato sinistro della Rocca, proseguendo troviamo l’Ospedale per poi arrivare a Porta Pieve, ci passeremo a destra per attraversare la zona chiamata “Lo Spallone”. È un quartiere costruito a ridosso dell’argine maestro del Fiume Reno, si nota il campo da calcio del “Guercino Calcio” passiamo sotto alla rampa del Ponte Nuovo per poi scalare la sommità dell’argine. Sulla destra si vede il bellissimo Campo da Golf in piena azione con un Green fantastico. Passiamo dall’altro lato dell’argine, ci troviamo nel pieno della Golena di Reno che in questo punto è molto largo. Percorriamo il tratto che collega il Ponte Nuovo con il Ponte Vecchio, si vedono i resti delle Colonie Elioterapiche costruite durante il ventennio ormai ridotte in macerie. Risaliamo dalla Golena per prendere la pista ciclopedonale che ci riporta verso Porta Pieve, ma sfileremo di lato vorrei soffermarmi sulla costruzione che fino agli anni 80 ospitava il Gipsy un locale di tendenza di quegli anni dove molte persone della mia generazione si sono conosciute, ora ospita un ristorante cinese. Siamo arrivati al ristoro intermedio, sosta obbligatoria poi si risale sull’argine, siamo veramente molto in alto si domina tutta la campagna centese compresi alcuni insediamenti industriali di una certa importanza economica. Superiamo la deviazione per il percorso alternativo da km 6 noi si prosegue ci aspettano un paio di chilometri di questo maestoso argine, il fondo è buono non ci sono molte buche fortunatamente riusciamo a scendere prima che arrivino i competitivi. Il Wite Park è in vista, dopo aver salutato alcune signore del Monte San Pietro ai lati della strada notiamo alcuni specchi d’acqua interessanti, poi un cartello annuncia una sorpresa su di un tavolino è posizionato un congegno con un pulsante da schiacciare se suona arriva un premio a sorpresa altrimenti premio di consolazione per tutti!!! Ultimi metri e siamo arrivati, la pioggia è fitta fortunatamente abbiamo un lungo portico coperto a disposizione dove c’è il ristoro finale e la possibilità di cambiarsi. Corsa alla fine carina abbiamo attraversato i luoghi storici più interessanti di Cento, per poi salire sull’argine del Fiume Reno pochissimo traffico quasi inesistente il tutto gestito molto bene dalla Polisportiva Centese settore Podismo. Grazie.

Renzo Barbieri