Seconda domenica di Novembre temperature ancora calde ma è San Martino. Non molto invogliati a correre il piattone di Calderara di Reno (BO) in tre decidiamo di andare in trasferta in terra reggiana precisamente a Scandiano (Scandian in dialetto reggiano) il comune più abitato di tutta la Provincia di Reggio Emilia infatti conta 25.758 abitanti qui ci sono nati alcuni famosi personaggi illustri vedi Matteo Maria Boiardo, Lazzaro Spallanzani e Romano Prodi. Ci troviamo esattamente sotto alle prime colline dove finisce l’alta pianura reggiana. Il paese si è sviluppato vicino al Torrente Tresinaro, i primi centri abitati sono del periodo Neolitico, il primo castello fu fondato nel 1262 da Gilberto Fogliani, però il momento di massimo splendore lo raggiunse con la salita al potere durante il Rinascimento della Famiglia dei Conti Boiardo dal 1423 al 1560 per poi diventare proprietà dei Marchesi di Thiene, poi dei Bentivoglio ed infine degli Este. Il ritrovo era presso le strutture dello Stadio Torelli, messe a disposizione da parte dell’Atletica Scandiano che ha curato nei minimi termini tutta l’organizzazione, non dimentichiamoci che era prevista anche una prova competitiva sulla distanza di Km 23.750 metri. Arriviamo di buon ora i parcheggi principali sono già belli pieni infatti è una grossa miscela di Gruppi Podistici provenienti sia da Reggio Emilia che da Modena i numeri delle presenze saranno certamente alti. La partenza viene data dalla strada davanti all’ingresso dello stadio, un lungo rettilineo ci porta verso il centro storico, infatti dopo una curva a destra ci troviamo davanti l’ingresso della Rocca dei Boiardo, splendido edificio del XII secolo simbolo del comune di Scandiano si estende su di una superficie di 5000 metri quadri, ha subito notevoli rifacimenti, conserva alcuni dipinti di Nicolò dell’Abate. Qui è nato il Poeta Matteo Maria Boiardo mentre nei sotterranei si svolgevano i primi esperimenti di Lazzaro Spallanzani. Scandiano conserva anche altri importanti monumenti come la Torre dell’Orologio posta all’ingresso dell’Antico Borgo conosciuta anche come “Il Campanone” in una sua nicchia è dipinta una figura che ritrae Santa Caterina Da Alessandria Patrona di Scandiano. Da segnalare anche la casa natale di Lazzaro Spallanzani ora trasformata in uffici comunali ed è sede del Centro Studi Mattia Boiardo è stata dichiarata monumento nazionale. Percorriamo tutto il salotto buono di Scandiano per poi tornare verso lo Stadio ma ci scorrerà a fianco infatti da qui in poi si inizierà a salire in modo graduale almeno nella prima parte. Attraversiamo tutta la località denominata “Lambrusco” splendide dimore ai lati della strada, si sale e si scende in modo repentino ma il tutto risulta essere molto piacevole. Ci lasciamo alle spalle la deviazione del percorso alternativo da km 9 circa poi entriamo a Casalgrande Alto bellissimo il centro arroccato su di uno spuntone, Dinazzano prima di arrivare a Sant’Antonino. Curva secca a destra adesso si incomincia a salire davvero, costante fissa la nebbia la quale ci impedisce di vedere il fantastico panorama che abbiamo intorno un vero peccato!!! Ora è veramente dura secchi tratti in salita si alternano a falsi-piani fino ad arrivare a Cadiroggio altro bellissimo paese arroccato sulle prime colline reggiane. Prendiamo la direzione che porta a Montebabbio qualcuno ci racconta che ormai siamo alle ultime rampe in salita ben presto ci troveremo nel punto più alto del percorso Il Monte Evangelo alto ml 423. Come per incanto in uno squarcio di sole appaino le Tre Croci infatti il Monte Evangelo è meglio conosciuto come Monte delle Tre Croci. Purtroppo la nebbia domina impedendoci di goderci alcuni splendidi scorci. Ora si corre in discesa e che discesa!!! Si consideri che fino al diciottesimo chilometro eravamo ancora in salita!!! Confermo la discesa è stata spacca gambe finalmente arriviamo in fondo per essere precisi nella località chiamata Ventoso. Siamo poco distanti da Scandiano ripercorriamo a ritroso gl’ultimi chilometri per poi entrare finalmente dentro allo Stadio Torelli, ci aspetta un mezzo giro di pista il fondo è morbidissimo. L’organizzazione ha previsto giustamente due distinte zona di arrivo per evitare di mescolare i competitivi con i non. Corsa affascinante mi viene da scrivere che assomiglia molto alla famosa “Maratonina dei Colli” durissima ma appagante!!! Tanto di cappello nei confronti dell’Atletica Scandiano a partire dalle strutture messe a disposizione, il percorso perfettamente segnalato e gestito nei minimi particolari. Il prossimo anno è da ripetere sicuramente. Grazie Mille

Renzo Barbieri