Con la Camminata di ieri mattina in splendida domenica mattina di sole di inizio agosto si chiudono le Celebrazioni in Ricordo delle Stragi che hanno visto la città di Bologna e la sua provincia coinvolti in terribili atti di terrorismo che hanno sconvolto la società, come la Strage della Stazione di Bologna del Due Agosto, la Strage del Treno Italicus del 4 Agosto 1974 e la Strage del Rapido 904 del 23 Dicembre 1984. Il Podismo Bolognese ancora una volta è sceso in campo per ricordare quei tristi avvenimenti accogliendo le varie Staffette partite da alcune città Italiane coinvolte dalle Stragi oppure quella a cui ho partecipato di persona proveniente dal Brennero, questo in Due Agosto, mentre quella di ieri è stata la “45^ Camminata per Ricordare” la terribile data del 4 Agosto 1974. È un modo per tramandare alle nuove generazioni la memoria di quanto è accaduto, rimarcando in modo particolare che non ci sono a distanza di anni risposte certe sui mandanti unendosi contemporaneamente al dolore dei famigliari delle vittime. Arriviamo alla Stazione di San Benedetto Val Di Sambro (BO) (San Bandett in dialetto Bolognese) un po’ in affanno in quanto la strada che scorre a fianco del Fiume Setta all’altezza di Vado è interrotta per una frana obbligandoci ad una deviazione, il ritrovo è proprio nel piazzale della Stazione Ferroviaria dove si vedono distintamente i Cippi in ricordo delle Stragi, Questo piccolo comune di 4.165 abitanti della montagna bolognese incastrato tra i Fiumi Setta e Savena, attraversato da Autostrade come la recente Variante di Valico e dalla linea ferroviaria Bologna Firenze è tristamente famoso per le cronache a causa di due efferate Stragi: quella del 4 Agosto 1974 dove una bomba esplose sul treno Italicus proveniente da Roma verso Monaco di Baviera che causò la morte di 12 persone ferendone 44 rivendicata dall’organizzazione neofascista Ordine Nero, e quella del 23 Dicenbre 1984 sul Rapido 904 Napoli – Milano dove anche in questo caso una bomba causò 17 morti e 267 feriti. Poco prima del Via Ufficiale si è svolta la commemorazione solenne davanti al monumento costruito con una parte dei resti dell’Italicus con una deposizione di corone di fiori, oltre a noi podisti vi hanno preso parte tantissimi ciclisti che come tutti gli anni organizzano un loro raduno, poi da quest’anno si è aggiunta anche una Escursione del C.A.I. di Bologna sui loro sentieri segnalati che ha sostato davanti al Cippo con tanto di spiegazione di quanto è accaduto. Una volta superato il primo tratto in salita il percorso viaggia in discesa fino ad arrivare al ponte sul Fiume Setta che ci porta sulla strada del fondovalle, ci lasciamo alle spalle la deviazione per il percorso “Corto” per poi svoltare a sinistra sul sentiero che porta al Mulino del Rosso. È un continuo salire e scendere fino ad arrivare ad uno stretto ponticello che ci porta in una proprietà privata che gentilmente ha permesso il passaggio della camminata. Adesso si sale in modo piuttosto ripido attraversando un fitto bosco fino ad arrivare sulla strada che porta verso Castiglione dei Pepoli (BO). Noi alla prima rotatoria svolteremo a sinistra, sempre in salita arriviamo alla frazione di Lagaro nel comune di Castiglione dei Pepoli (BO) dove troveremo il ristoro intermedio. Superato il ristoro ci aspetta un lungo tratto di decisa salita in asfalto per poi prendere uno sconnesso sentiero che ci porta nel carinissimo piccolo Borgo di Cà D’Onofrio dove ci attende il secondo ristoro, siamo sempre nel comune di Castiglione dei Pepoli. Quest’anno attraverseremo praticamente tutto il Borgo per poi buttarci in un ripidissimo sentiero che rapidamente ci porta sul fondovalle, è il tratto più accidentato del percorso occorre prestare parecchia attenzione. Sbuchiamo proprio a ridosso della linea ferroviaria alle spalle della Stazione di San Benedetto Val di Sambro, per arrivarci dobbiamo percorrere una inquietante passerella in ferro sospesa nel vuoto agganciata alla massicciata della ferrovia, oltre ad un’altra passerella in pietra e travi di ferro sospesa in una galleria!!! Una scala in pietra ci porta nel piazzale dei Capigruppo quindi all’Arrivo, Passaggio veloce allo spartano ristoro organizzato dal Dopo-Lavoro Ferroviario di Bologna dove ci viene consegnato come premio di partecipazione il “Classico Panino con la Mortadella” oltre alla confezione di succhi di frutta. Il Panino è diventata una tradizione!!! Concludendo quella di oggi è una camminata molto particolare con un forte impatto emotivo, ma è importantissimo Esserci!!!

Renzo Barbieri