Mattina di domenica leggermente velata, caldo umido di una certa intensità che ci accompagnerà per tutto il percorso. Stiamo parlando di una delle camminate storiche di tutto il Comitato Podistico Bolognese, nel programma è prevista anche una prova competitiva, questo ha permesso di raggiungere un ottimo risultato come presenze, circa 900 non competitivi e 153 Competitivi. Se si considera i tempi che corrono per me è un grosso risultato complimenti alla Polisportiva Centese settore podismo. Il ritrovo è stato fissato presso il Piazzale Donatori di sangue e organi, nel pieno della zona sportiva di Cento, la partenza viene data da Via Santa Liberata, passiamo a lato del Palazzetto dello Sport dove gioca la squadra di pallacanestro la Benedetto XVI che partecipa al campionato di Serie A2 (un grosso risultato per una cittadina come Cento), lo stadio, siamo alla Rocca. Da qui parte Corso del Guercino, in nome del famoso pittore Francesco Barbieri detto il Guercino che nacque a Cento il 2 Febbraio 1591. Pittore di indiscussa fama conosciuto in tutto il mondo. Attraversiamo la piazza a lui dedicata con tanto di statua, il cosiddetto “salotto buono”. Il centro storico si deve ancora risollevare completamente dai danni causati dal sisma del maggio 2012, vedi ad esempio il bellissimo teatro Borgatti ancora chiuso. Lungo il corso si vedono gli stand della Fiera: Il Settembre Centese. Adesso dura 5/6 giorni qualche anno addietro si svolgeva nell’arco di tutto il mese di settembre. Attraversiamo Via 1° Maggio per prendere il viale alberato ciclopedonale che porta al Cimitero a lato di Via Marcello Malpighi. Proprio davanti all’ingresso del Cimitero incontriamo la deviazione: il percorso alternativo da km 7 gira a destra puntando direttamente verso l’argine del fiume Reno, noi si prosegue per il “lungo” in Via Canale. Ci lasciamo alle spalle l’abitato per immergersi nelle campagne centesi tutto questo in pochi chilometri. Nota particolare il chilometraggio ufficiale è con i chilometri a scalare tipo conto alla rovescia. Alla nostra sinistra una piccola oasi naturalistica artificiale: la Cassa di Espansione Ponte Alto. In lontananza si intravede un laghetto per la pesca sportiva, lo specchio d’acqua è interamente coperto da una specie di alga di colore verde (in dialetto La Nadrela). Via Canale piega leggermente a destra, improvvisamente ci troviamo davanti ad una ripida rampa che ci porta sull’argine maestro del fiume Reno, Siamo parecchio staccati dal livello del piano di campagna, la quota dell’argine è alta si spazia a 360 gradi. Dall’altra sponda si sentono colpi di fucile, la caccia è aperta. Rimarremo sull’argine per alcuni chilometri, l’erba è stata tagliata ma è rimasta depositata sul fondo, crea un certo spessore non è comodissimo camminarci sopra figurarsi per chi corre. Un cartello ci indica di scendere dall’argine a ridosso di una scuola materna: siamo al ristoro intermedio letteralmente preso d’assalto. Infatti qui si incontrano i due percorsi, molti i bambini bellissimo. Via Alessandro Volta ci porta verso la rampa che ci permette di salire sul Ponte Vecchio, il ponte che collega i due centri storici di Cento e Pieve di Cento. Prendiamo il sentiero che dall’argine passa sotto i piloni del ponte, intanto stanno arrivando i primi atleti competitivi preceduti da una moto da cross dell’organizzazione: è meglio mettersi di lato in fila indiana. Ci attende l’ultimo tratto di sotto argine di Reno, passaggio sotto ai piloni del Ponte Nuovo, risaliamo sull’argine poi una rampa ci conduce sull’asfalto di Via Bologna dal lato interno. Ci rimarremo per poco infatti alla prima traversa Via dei Tigli andiamo a sinistra. Lungo questa via ci sono alcune Onlus, il campo da golf e la sede della locale protezione civile. Ci stiamo allontanando dalla zona sportiva, infatti compiremo un largo giro prima di infilare Via Santa Liberata, manca veramente poco alla fine, impossibile non notare le belle ville con relativi giardini su ambo i lati della strada. Siamo alla rotonda di Via Bologna, molto ben presidiata dalla locale Polizia Municipale con aiuto dei volontari della Polisportiva Centese. Ultimo rettilineo, l’arrivo ben differenziato, la prova competitiva diritto gli altri sul lato sinistro. Il ristoro finale è semplicemente perfetto; ce n’è per tutti i gusti dal dolce al salato in abbondanza, premio di partecipazione adeguato. Credo che a tutti i volontari della Polisportiva Centese settore podismo vada un grosso grazie mille: percorsi perfettamente segnalati, personale in servizio ovunque, un arrivederci alla prossima edizione.

Renzo Barbieri