Mattina di Domenica con temperatura frizzante, per fortuna ampi spazi di cielo sereno che contrastano con grossi nuvoloni, il cielo all’alba sembra infuocarsi con colori molto accesi. Oggi si cammina a Sala Bolognese (BO) in occasione della “44^ Trotterellata”, organizzata dal Gruppo Podistico AVIS di Sala Bolognese, una delle manifestazioni podistiche più longeve, che normalmente raduna sempre molte persone. Camminata molto vicina a casa, in pochi minuti eccomi al punto di ritrovo: il prato adiacente al Palasala a lato del Centro Tennis Sala. Su di un lato sono stati sistemati i capigruppo con le tende, spicca quella del neonato “Gatti Randagi”, formato da podisti provenienti dall’area Persicetana. Quest’anno è stato spostato il parcheggio, nell’area utilizzata nelle precedenti edizioni stanno costruendo. La Partenza da Via Gramsci sulla pedonale in direzione della località chiamata Padulle, passiamo davanti alla Pieve di Santa Maria Annunziata e San Biagio uno degli edifici in stile romanico – longobardo più interessanti della provincia di Bologna, che risale al 1096. Prendiamo il sottopasso che ci permette di superare la trasversale di pianura, una comoda pista ciclopedonale ci porta a Padulle una delle località che compongono il Comune di Sala Bolognese, se la memoria funziona bene il Comune è formato da: Sala Bolognese, Tavernelle e Padulle. Queste sono zone che nel corso del tempo sono state teatro di grosse alluvioni causate dal vicino Torrente Samoggia che ha profondamente modificato il territorio. Entriamo a Padulle per Via della Pace che non è altro che la prosecuzione di Via Gramsci. Svolta a sinistra in Via Anselmo Zaccarelli, ci troviamo nel bel mezzo della campagna, le auto sono sparite intorno enormi distese di campi coltivati, poche le abitazioni, superiamo diversi canali di bonifica. Alla nostra destra spicca l’edificio che ospita L’Ecomuseo dell’Acqua adiacente all’area naturalistica del Dosolo, una vera e propria oasi di verde. Siamo al primo ristoro, collocato alla base dell’argine del Samoggia, qui molto alto credo che siano tre i gradoni che lo compongono: the caldo a disposizione, molto bene. Si riparte su Via Ballestrazzi, ghiaia sotto alle scarpe, camminiamo a ridosso dell’argine, c’è qualche buca da evitare niente di difficile. Passiamo sotto alla rampa del ponte sul Samoggia della trasversale di pianura. Intanto si è tornati sull’asfalto di Via Saletta, dove incrociamo il percorso alternativo da km 6, quello più utilizzato. È veramente un brulicare di podisti, soprattutto bambini delle scuole elementari con i genitori, bellissimo. Un’azienda agricola del luogo mette a disposizione offrendole alcune casse di mele gentilissimi. Siamo all’ultima deviazione, il percorso da km 12 gira a sinistra in Via Cappellina, noi optiamo per il “Lungo” da Km 14.600 rimanendo su Via Saletta. Dopo pochi metri ecco il secondo ristoro, il the è ancora caldo. Con un largo giro si ritorna in Via Gramsci: a disposizione una comoda pista ciclopedonale che in un paio di chilometri ci riporta al Palasala all’arrivo. Nel punto esatto dove termina il percorso due signore del Gruppo Podistico AVIS di Sala Bolognese molto carinamente ringraziano per aver partecipato alla camminata. Parlando con la mia compagna di viaggio, entrambi abbiamo notato l’estrema gentilezza ed educazione di tutti i volontari sul percorso: non succede tanto spesso. La zona del Palasala è piena di persone, come da tradizione il pettorale si divide in due parti: con una ritiri il premio di partecipazione con l’altra hai diritto ad una crescentina fritta che ti viene offerta mettendosi ordinatamente in fila, il tutto molto velocemente, ne vengono sfornate a ciclo continuo.