Ieri mattina ho preso parte alla “2^ Una Corsa per il Cev”, camminata podistica dedicata a Maurizio Cevenini, un importantissimo personaggio politico bolognese di grosso spessore che purtroppo ci ha lasciati presto molto amato e benvoluto dal popolo bolognese e non solo: era stato soprannominato “Mister Preferenze” che ho avuto la fortuna di conoscere di persona. Nonostante una leggerissima velatura è stata una mattina abbastanza gradevole non esageratamente calda. Il ritrovo è stato organizzato presso il parcheggio dello Sport Club di Via Mattei ad Ozzano dell’Emila che dista circa 300/400 dal cippo dedicato a Cevenini così come tutto il parco pubblico circostante. Un arco gonfiabile proprio a ridosso del cippo segnala il punto di Partenza Ufficiale. Percorriamo un breve tratto del parco per poi immetterci in Via San Cristoforo, occorre premettere che queste zone sono utilizzate tantissimo durante tutto l’anno per camminate podistiche, si tratta di una zona collinare molto piaciuta caratterizzata da salite e discese affrontabili eccetto alcune ripide rampe fortunatamente brevi. Pochi giorni addietro, il 25 Aprile si è svolta la Camminata della Libertà, in settembre c’è la Camminata degli Alpini, poi i ricordi vanno alla famosa competitiva: Il Trofeo Nassetti, ma è un’altra storia. Si inizia a salire non in maniera dura ma continua, gli spazi si allargano immense distese di campi coltivati con macchie di alberatura verdissime, su cui spiccano alcune bellissime case-torri: una caratteristica del luogo. Svolta a sinistra in Via del Pino leggermente in discesa fino alla deviazione dove il percorso corto da km 6 gira a sinistra, noi si prosegue a destra in Via del Florio. Si riparte in decisa salita, un cartello ci avverte che stiamo entrando nel nei confini del Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa: pensate si estende su di una superficie di circa 2.600 ettari di grande valore paesaggistico e ambientale, Giriamo a destra in Via Tolara di Sopra, si sale ancora, immediatamente riconosciamo il percorso utilizzato ad esempio pe la Camminata della Libertà, alle nostra spalle la pianura bolognese a perdita d’occhio, alla nostra sinistra si vedono nitidamente le torri della Fiera di Bologna e il Palazzo della Regione, sembrano vicinissimi. Andiamo a sinistra in Via delle Armi, un cartello ci avverte che siamo entrati nel territorio della località chiamata San Pietro alle Armi: un bellissimo luogo di grossa importanza storica. Una ripida rampa fortunatamente corta ci porta all’interno di quello che rimane dell’antico borgo, collocato su di un poggio a circa 150 mt. di altitudine. Caratteristica la Chiesa e la Torre che sono state oggetto di restauro conservativo. Alla destra della Torre incontreremo l’unico ristoro di giornata sul percorso lungo veramente troppo poco, se fosse stato caldo davvero sarebbero stati problemi. Un bicchiere di the si riparte in ripida discesa per Via San Pietro, in pochi metri ci si abbassa di parecchio, svoltiamo a sinistra su di una specie di pedonale in ghiaia che passa a lato di una zona industriale, piuttosto scomoda per camminarci. Sbuchiamo in Via Freddy Mercury, sicuramente è una strada di recente costruzione che collega Ozzano con le nuove zone residenziali, commerciali e industriali. Ci viene indicata una comoda pista pedonale che ci riporta in Via Tolara di Sopra, stiamo tornado indietro: alla nostra destra sfilano le costruzioni del Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie che hanno tanto di azienda con gli animali. Abbiamo raggiunto con un largo giro la deviazione dove svoltava il percorso corto, ci attendono un paio di chilometri di cavedagne e sentieri sul bordo dei campi coltivati abbastanza impegnativi occorre prestare attenzione a dove si mettono i piedi. Un volontario ci aiuta a superare un punto pericoloso, con molto franchezza mi domanda come ho trovato il percorso e se ci sono delle osservazioni, con molta onestà gli rispondo che il percorso è bellissimo segnalato ottimamente, unica osservazione un secondo ristoro sul percorso lungo avrebbe dovuto esserci, mi ha dato pienamente ragione. Lo sterrato è finito, siamo a ridosso del centro abitato poco lontano dall’arrivo, un tratto di Via Galvani poi entriamo nel Parco Cevenini, la camminata termina esattamente all’altezza del Cippo Commemorativo. Adesso ci attende un altro tratto di pedonale che ci riporta allo Sport Club: appena entrati dal cancello pedonale ci attende l’organizzazione con una sportina a testa che contiene una bottiglietta d’acqua, una mela e una pastina: è il ristoro finale ottima scelta complimenti nessuno tocca bicchieri o vassoi di cibo. Qualche metro più avanti il tavolo con il ritiro del premio di partecipazione, da notare che il pettorale era un braccialetto di carta adesiva che alla consegna del premio di viene tagliato, altra bella scelta.
Renzo Barbieri