Ultima domenica di questo mese di luglio 2022. La Mattina si presenta accettabile a livello di temperature, la meta di oggi è la Stazione FS di San Benedetto Val di Sambro (BO) qui avrà luogo la “46^ Camminata Per Ricordare” organizzata dal Gruppo Podistico Dopolavoro Ferroviario di Bologna per ricordare la efferata strage del 3/4 Agosto 1974 Treno Italicus Espresso Roma Brennero proprio mentre transitava presso la Stazione di San Benedetto Val di Sambro dove morirono 12 persone. Originariamente questa camminata partiva dalla località chiamata Spianamento, dove aveva la propria sede il Dopolavoro Ferroviario che a causa dei lavori dell’alta velocità è diventata inagibile, per forza di cosa è stata spostata in Stazione. Appena scesi dall’auto ci accoglie una piacevole aria frizzante, attraversiamo il Piazzale della Stazione, cerchiamo il cippo con il monumento messo a ricordo della Strage era sulla nostra destra: non lo troviamo impossibile!!! Rimaniamo esterrefatti, poi chiedendo in giro ci dicono di guardare a sinistra sulla collinetta infatti è stato riposizionato in una specie di giardinetto dopo un recente restauro. Il monumento lo si deve al ferroviere scultore Walter Veronesi che ha utilizzato una parte dei resti della carrozza numero 5 quella dilaniata dalla bomba. Arriviamo nel parcheggio dove normalmente sono collocati i Capigruppo: una vera tristezza e delusione. Non si superano le 6 società podistiche. Prima del covid era una delle Camminate più partecipate del Calendario Podistico Bolognese Disastro!!! Ricordo anche la Cerimonia commemorativa pochi minuti prima della partenza ufficale scandita da tre fischi di fischietto da in capotreno. Era una maniera per Ricordare oltre a quella dell’Italicus anche la Strage della Stazione di Bologna del 1980 e quella del Rapido 904 del 23 Dicembre 1984. Si parte leggermente in salita dal Piazzale camminando sulla strada che porta verso il ponte sul fiume Setta. Poco prima del ponte appare la deviazione: a sinistra la Mini Camminata da km 3, a destra quella da km 10. Scegliamo la seconda opzione viaggiamo di buon passo a gruppo compatto: Subito dopo il ponte svolta a sinistra direzione Mulino del Rosso. Novità hanno per un buon tratto asfaltato la strada. Si cammina a lato di un affluente del Setta molto in magra mi ricordo il rumore dello scorrere dell’acqua oggi un leggero rivolo in mezzo ai sassi del greto. Con un dolce sali e scendi arriviamo alla passerella che ci permette di portarci sull’altra sponda. Sfioriamo il cortile di una casa isolata per poi iniziare a salire attraverso alcuni sentieri all’interno del bosco. Il fondo è leggermente umido niente di difficile impegnativa la salita. Dopo alcuni tornanti arriviamo sulla strada che porta a Lagaro penso una frazione di San Benedetto Val di Sambro ma del resto il territorio di questo Comune è molto vasto con pochi abitanti. Prima di entrare in paese superiamo alcune salite leggere e alcuni tornanti, le salite hanno leggermente sfilacciato il Gruppo: ci ricompattiamo al ristoro ci voleva. Anche Demon il bellissimo cane di razza Husky recupera, bevendo l’acqua gentilmente offerta al ristoro. Adesso ci attende un ripido salitone su asfalto che rapidamente ci porta in quota fuori dal limite delle case. Ci troviamo su di una cresta con sotto la vallata del fiume Setta. Abbandonato l’asfalto si cammina su di un sassoso sentiero che alterna salite e discese con alcuni tratti di bosco. Molta attenzione a dove si appoggiano e piedi. Termina il sentiero, quasi improvvisamente ci troviamo in un piccolo borgo di case restaurato da poco con tanto di fontana con acqua molto fresca e la Chiesetta dedicata a Santa Maria della Neve del XVII secolo. Molto carina per noi è un classico entrarvi per qualche minuto. Gli abitanti del Borgo ci offrono un piccolo ristoro Molto Gentili. Credo che il luogo si chiami Ca D’Onofrio. Usciti dal piccolo abitato scendiamo lungo la strada asfaltata, ma per un breve tratto infatti dopo una curva ci viene indicato di scendere a lato del parapetto. Pendenza quasi verticale in mezzo al bosco occorre prestare molta attenzione, in breve tempo siamo a lato del Setta praticamente a fondovalle. Non manca molto all’arrivo siamo in vista della località chiamata Spianamento alle spalle della Stazione Ferroviaria. Il tragitto è abbastanza contorto non dimentichiamoci che questi luoghi sono stati profondamente modificati dal passaggio dell’Alta Velocità e dalla Variante di Valico. Percorriamo una passerella di ferro sospesa sul fiume agganciata alla massicciata della ferrovia poi una galleria pedonale sospesa credo unica al mondo!!! Ci attende una scala in pietra che ci porta sul fondo del Parcheggio dove sono i Capigruppo praticamente all’Arrivo. Al ristoro finale il classico panino con la mortadella riconvertito a premio di partecipazione. Sempre molto buono. Rimango della mia opinione: partecipare a questa camminata rimane un valido motivo per mantenere vivo il ricordo di quello che è successo in quei terribili momenti.

Barbieri Renzo