Prima domenica mattina del mese di novembre del 2024, la giornata parte con una leggera nebbia non fredda che sfuma i vari contorni e le viste panoramiche, un vero peccato perché oggi è andata in scena una delle camminate più affascinanti di tutto il calendario modenese: la “40^ Camminata della Val Nizzola” a Solignano Nuovo (MO). Un evento podistico che dal covid in poi aveva avuto una battuta di arresto, quindi un grosso grazie mille a chi ci ha messo del suo per farlo ripartire. Il ritrovo è presso il Centro Civico di Via del Parco 1 dove ci sono gli impianti sportivi. Le numerose tende dei vari gruppi podistici sono state sistemate lungo la via stessa e nel giardino addicente al centro civico. Non sono ancora al corrente del numero ufficiale delle presenze ma ho visto un bel movimento di persone. Poi si consideri che Bologna oggi non aveva camminate: La Vallazza a Molinella è stata spostata al 5 gennaio 2025 a causa della recente alluvione. La Camminata della Val Nizzola nelle precedenti edizioni si svolgeva all’inizio della primavera, il percorso è rimasto sostanzialmente invariato anche se è stato tolto il cosiddetto Lungo che arrivava sui 20 km, si arrivava fino al Santuario di Puianello e ritorno. Comunque anche la camminata da km 14 rimane di tutto rispetto . Partenza dall’arco gonfiabile di Via del Parco, attraversiamo la statale SP569 per prendere Via Fornaci passando a lato della Chiesa Parrocchiale dedica a San Giorgio Martire il cui primo edificio risale al 1574. Adesso si cammina in leggera discesa, Via Fornaci ci porta in Via Nizzola dal nome dell’omonimo torrente che scorre veloce ad un lato della strada, attraverso ad una ridente piccola vallata che purtroppo stamattina si vede offuscata. La strada sale molto dolcemente in leggera salita, poche auto, incontriamo solo alcuni cacciatori. Attraversiamo Via Croce dove i percorsi si dividono quello da km 8 continua su Via Croce, mentre quello da km 14 gira a destra in Via Medusia. Si continua a salire, ai lati della strada bellissimi edifici rurali ottimamente restaurati, alcuni hanno le pareti in sasso molti sono stati riconvertiti in ristoranti, agriturismi o fattorie didattiche. Improvvisamente il fondo stradale diventa in porfido, veniamo superati da una vecchia Fiat 500 bianca ottimamente restaurata che poco più avanti scopriremo essere del volontario che ci indica di lasciare la strada lastricata con il porfido per prendere il sentiero che conduce al Castello di Levizzano Rangone: situato in un’ottima posizione strategica che domina uno splendido panorama agricolo. Il primo corpo di fabbrica del castello risale al IX secolo, ha subito diversi rimaneggiamenti adesso ospita il Museo del vino e della società rurale “Rosso Graspa”. Ai piedi del castello si estende il Campo di San Rocco, si tratta di un ex Cimitero Napoleonico che risale ai primi dell’800. In cima alla salita spicca la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Antonino Martire, quella che vediamo ora in stile neoromanico risale al 1903. Siamo in pieno centro di Livizzano precisamente in Via Bedine, alla nostra destra sotto alla pensilina dell’autobus è stato collocato il ristoro intermedio, bevande con parecchia frutta fresca a disposizione ottimo. Si riparte, lasciamo Via Bedine per prendere a destra Via Tiberia che è parte del tracciato della Via Romea Nonantolana. Iniziamo la fase di rientro, in pratica è un continuo salire e scendere molto dolce, alcuni tratti sono in ghiaiato. Alla nostra sinistra spicca l’antico Oratorio di San Michele risalente al XI secolo. Torniamo ad attraversare Via Croce, alla nostra destra le prime propaggini di Castelvetro, noi proseguiremo diritto per Via Bergognina che sale in maniera decisa fino ad incrociare Via Cavalliera alla nostra sinistra. Qui sorge un bellissimo borgo formato da enormi ville di recente costruzione quasi tutte contornate da rigogliosi giardini quasi tutti con la piscina. Qui troviamo un ristoro estemporaneo organizzato dall’Agriturismo e Acetaia La Vedetta che molto gentilmente ha offerto alcune crostate con un’ottima mostarda. Una veloce discesa ci riporta al bivio con Via Nizzola dove incontriamo Teida con la sua inseparabile macchina fotografica bravissima e professionale come al solito. Si risale per Via del Vento, torniamo ad attraversare la Strada Statale SP569 ottimamente gestiti dalla locale Protezione Civile, una pedonale ci riporta in Via del Parco, ultimo rettilineo, l’arrivo. Non mi stancherò mai di scrivere che si tratta di una delle mie camminate preferite, non durissima un continuo dolce salire e scendere in un contesto fantastico. Ottima la gestione, il percorso era perfettamente segnalato. Speriamo che venga messa in calendario anche nei prossimi calendari podistici.

Renzo Barbieri