Ultima Domenica di Novembre l’aria è già bella frizzante l’odore dell’Inverno imminente è percepibile. Bellissime le immagini dell’alba mentre ci avviciniamo a Minerbio in occasione della “10^ Cinque Fossi”, credo la prima dopo il covid almeno per il sottoscritto, organizzata dai ISSIAN RUN & Wolk. Il ritrovo è nel pieno centro del paese nella centralissima Via Roma e Piazza Cesare Battisti. Minerbio è in pratica cresciuta attorno alla bellissima Rocca Isolani che risale al XII secolo, al suo interno si possono ammirare gl’importantissimi affreschi di Amico Aspertini. Nel cotile della Rocca spicca la Torre Colombaia costruita su progetto di Jacopo Barozzi detto Il Vignola. Dalla Piazza Cesare Battisti si parte continuando per Via Garibaldi che poi diventerà la strada provinciale che conduce a Molinella. Il paese è tutto in fermento oltre alla Corsa Podistica che prevede anche una prova competitiva c’è pure il mercato. Vorrei segnalare anche la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista attribuita all’Architetto Carlo Francesco Dotti del XVIII secolo. Usciti dal centro abitato abbiamo a nostra disposizione una comoda pista ciclopedonale. Tutto il tracciato sarà perfettamente sorvegliato e presidiato, le indicazioni facili e intuitive. Intanto siamo arrivati alla località Tintoria, qui svoltiamo a destra, la strada diventa ghiaiata occorre prestare attenzione alle grosse buche piene d’acqua, ci stiamo inoltrando nel pieno della campagna intorno a noi enormi distese di campi coltivati con case rurali sparse. Siamo tornati su strada asfaltata, un breve rettilineo poi ci viene indicato di girare a destra; siamo all’interno del parco del Castello di San Martino di Soverzano, scaliamo la salita della Ghiacciaia ed ecco che ci appare il Castello Manzoli dal nome del Cavaliere Bolognese Bartolomeo Manzoli che lo volle costruire nel 1412, per poi essere rimaneggiato in uno splendido stile neogotico da Alfonso Rubbiani. Si tratta di un bellissimo maniero conservato in modo impeccabile è di proprietà privata, il parco è pieno di bellissime statue e sculture. Viene aperto sono in occasioni particolari come ad esempio per l’Antica Fiera di Ottobre dove il Borgo ospita una serie di botteghe storiche con eventi gastronomici, culturali e di rievocazioni storiche in costume. Caratteristica la Colazione della Domenica mattina a base di cotechino e purè!!! All’interno del parco troveremo anche il ristoro: sarà l’unico di tutto il percorso. Adesso si torna indietro sulla strada che conduce a Budrio, sulla nostra destra incontreremo la Pieve di San Giovanni in Triaro che ospita la Mostra Permanente della Religione Popolare. Poco dopo la Pieve incontriamo l’ultima deviazione a destra il tracciato da km 12,5 avanti il lungo da km 14, scegliamo la seconda opzione. Ci attende un lungo rettilineo in asfalto poi all’altezza del primo ponte su di un profondo canale ora con pochissima acqua ci viene indicato di girare a destra sull’argine, Di questo tratto di camminata ho due ricordi delle precedenti edizioni: la prima la presenza del cartello “Buttati che è morbido!” la seconda il terribile vento freddo accompagnato da gocce d’acqua ghiacciate che ci sferzarono fino all’arrivo. Non riuscivo nemmeno più a muovere le mani. Penso sia stata l’ultima edizione prima del covid. Una passerella in ferro ci porta sull’altra sponda del canale si notano i numerosi ingressi delle tane dalle nutrie, mentre sulla nostra sinistra è presente l’imponente impianto di Stoccaggio di Gas Minerbio. Qui alla profondità di 1300 metri dal maggio del 2016 viene stoccata una notevole quantità di gas, infatti l’odore percepito è inconfondibile. Cominciamo ad avvicinarci, infatti dopo un paio di chilometri sbuchiamo sulla provinciale che porta in centro a Minerbio. Utilizziamo prima una pista ciclopedonale poi i viali alberati per finire all’arrivo dove a lato di quella che molto probabilmete visto lo stile potrebbe essere stata la Casa del Fascio troviamo il ristoro finale e il punto per il ritiro del premio di partecipazione: pastina, succo di frutta e pacchetto di zucchero di canna, del resto lo Zuccherificio di Minerbio è uno dei pochi rimasti aperti in zona.

Renzo Barbieri