Ultima Domenica di Aprile, stamattina trasferta lunga, infatti si deve arrivare fino a Pian di Macina località che è parte del Comune di Pianoro a ridosso del Torrente Savena. Per essere precisi il ritrovo si trova in Via Garganelli presso la sede dell’Associazione Rossi di Castel Petrosa, un capannone situato all’inizio della zona industriale. Passiamo dalla tenda del Capogruppo prima novità di giornata: niente pettorale riconoscitivo, ci viene consegnato immediatamente il premio di partecipazione individuale. Prima della Partenza veniamo informati che il percorso “Lungo” è stato cancellato per problemi di pericolosità del tracciato, il sentiero presenta alcune profonde crepe e l’erba è piuttosto lunga, testuali parole espresse dall’organizzazione, quindi rimane a disposizione il percorso alternativo di poco più di km 6, con la possibilità di poterlo ripetere due volte. Non è proprio il massimo ma ci adattiamo. Il Via viene dato proprio su Via Garganelli, ci troviamo all’interno di un comparto industriale, il percorso si snoderà principalmente tra strade asfaltate e capannoni prefabbricati, unica variante un piccolo parco pubblico anche questo con i viali in asfalto a ridosso del Savena poco prima di entrare nel piccolo centro storico di Pian di Macina per poi tornare nella zona industriale. Un pezzo di questo tracciato viene normalmente utilizzato nel rientro della famosa Galaverna la più importante camminata che si svolge in questi luoghi, ma oggi il Savena non lo valicheremo. L’ultimo pezzo di camminata utilizza il percorso della cosiddetta “Mini” che passa all’interno del Centro Sportivo Gianfranco Nannetti ci aspetta un largo giro per tornare in Via Garganelli, quindi in zona arrivo. Il primo giro lo abbiamo compiuto, rapido conciliabolo con i miei compagni di viaggio, decidiamo di ripercorrere solo la “Mini” due giri uguali non sono proprio il massimo, quindi al termine arriveremo appeno sotto alla distanza da km 10, insomma… Ad attenderci il ristoro finale che oltre alle solite bevande mette a disposizione raviole con la marmellata e un pasta party. Effettivamente da raccontare non c’era molto. Alla prossima.
Renzo Barbieri