Domenica mattina molto variabile, penso che abbiamo visto di tutto, nuvole, squarci di sole, arcobaleno e pioggia, con temperature abbondantemente sopra la media. Ho ricordi di questa camminata con un freddo da birichini. Quella che è andata in scena stamane è da considerarsi una delle “Classiche” del podismo modenese lo dice giustamente il nome “47^ Classica della Madonnina” manifestazione podistica che oltre alla Camminata Ludico Motoria ha avuto nel programma un Gara Competitiva di grosso livello intitolata “Corri con Gianni” in ricordo del Grande Gianni Vaccari che ho avuto la fortuna di conoscere di persona, una delle pietre miliari del podismo, ricordo ancora il giorno che l’ho conosciuto per la prima volta, era un allenamento collettivo tra le Feste Natalizie in un giorno dove non c’erano camminate da nessuna parte, ci siamo ritrovati a Maranello in tantissimi con perfino il ristoro all’arrivo. Adesso capirete perché partecipare alla Classica della Madonnina è d’obbligo. Arrivo piuttosto presto presso la sede della Polisportiva Madonnina, oggi ricopro il ruolo istituzionale di Capogruppo (caspita che parolona). Nel giro di breve tempo il parcheggio preposto si riempie, immediatamente si ha la sensazione che si raggiungerà un certo numero di iscritti, se ho letto bene sul cartellone riassuntivo oltre le 1300 presenze: Ottimo Risultato. I miei compagni di società si presentano in orario si parte da sotto l’arco gonfiabile posto all’inizio di Via Don Pasquino Florenzi in direzione della pista ciclopedonale ricavata dal tracciato di una vecchia ferrovia, si tratta di un grosso intervento che favorisce la mobilità cosiddetta dolce. Appena arrivati sulla pista ciclopedonale si svolta a sinistra per un breve tratto fino all’ingresso del Cimitero di San Cataldo, poi con un largo giro si ritorna sulla ciclovia medesima chiaramente in direzione opposta per poi congiungersi con un reticolo di pedonali che portano alle spalle della Chiesa di Gesù Redentore nel pieno del nuovo plesso scolastico: si tratta di un imponente edificio religioso piuttosto moderno inaugurato nel 2008 su progetto dell’architetto milanese Mauro Galantino. In stile minimalista si tratta della chiesa più grande di tutta la diocesi di Modena. Percorriamo l’immenso piazzale antistante alla chiesa per poi attraversare Viale Leonardo da Vinci. Se non vado errato di qui ci si transiterà anche il 31 gennaio in occasione della Corrida di San Geminiano, ma questa è un’altra storia. Dopo l’attraversamento del viale utilizziamo alcune strette pedonali che attraversano una sorta di piccolo parco ci conducono in Via Arsitole zona Forum Guido Monzani. La direzione è verso Cognento, ma non ci arriveremo, infatti attraversata Via d’Avia Sud infiliamo Strada Fonte San Geminiano Est: uno stretto budello con l’asfalto profondamente dissestato da come cita il cartello posto all’inizio che passa sotto alla tangenziale a all’autostrada per terminare nel punto dove è stato posizionato il ristoro intermedio. Qui devo spendere alcune righe: le signore che lo gestivano erano già in perfetto stile carnevalesco con tanto di mascherine. Molto gentili e ospitali abbiamo scattato anche alcune foto con loro Grazie Mille. Un ottimo bicchiere di the caldo si riparte ripercorrendo a ritoso per un bel tratto il tragitto dell’andata. Intanto Giove Pluvio ha deciso di venirci a far visita prima solo qualche goccia di pioggia poi sempre più intensa. Saluto molto volentieri Mac incrociandolo. Lasciamo la pista ciclopedonale iniziale all’altezza Via Don Saltini Zeno sono gli ultimi chilometri adesso piove davvero, siamo in pratica alle spalle della Polisportiva Madonnina, l’ultimo rettilineo con l’arrivo infatti è in Via Don Pasquino Florenzi esattamente dal lato opposto da dove eravamo partiti. Occorre prestare molta attenzione è in pieno svolgimento la prova competitiva peccato per la pioggia. Grazie e un arrivederci alla prossima edizione.

Renzo Barbieri