Prima domenica di Marzo, finalmente con il sole, oggi abbiamo preso parte a questa camminata che si può definire una classica di inizio primavera del calendario podistico modenese. Come Gruppo siamo in trasferta in quanto a Bologna c’è la Maratona che vede coinvolto una parte del mio Gruppo di appartenenza che ha in gestione uno dei ristori a cui va un ringraziamento molto particolare. Oggi la città di Bologna sarà messa a dura prova, oltre alla Maratona, ci sono due partite di pallacanestro e il Bologna al Dallara con il Cagliari: tanta roba. Il ritrovo è presso gli spazi della Polisportiva Forese Nord, subito dopo le premiazioni dei vari Gruppi l’organizzazione comunicherà che si sono superate le 1000 iscrizioni, mi sembra un buon risultato. Si parte da sotto l’arco gonfiabile collocato all’inizio del viale alberato per poi svoltare a destra in Strada Albareto, attraversiamo il cuore di questa frazione del comune di Modena da cui dista km 5. Alla nostra destra notiamo la Chiesa dedicata ai Santi Nazario e Celso Martiri che risale alla seconda metà del secolo XV costruita in stile Tardo Romanico Padano. Verso la fine dell’estate in settembre in occasione della sagra della parrocchia viene organizzata una camminata podistica serale. Intanto siamo all’incrocio caratterizzato dalla piccola rotonda, le recinzioni circostanti sono tutte fortemente danneggiate a testimoniare la pericolosità di questo incrocio. Qui incontreremo le prime deviazioni dei vari percorsi, a destra quelli da km 3.5 – 5.5, a sinistra quelli da km 9 – 11 -15. Noi si gira a sinistra in Strada Munarola: è stretta e piuttosto trafficata occorre prestare attenzione, fortunatamente non ci rimarremo per molto, infatti arrivati a ridosso dell’argine del Canale Naviglio prenderemo Strada Attraglio, il sentiero che scorre sulla sommità dell’argine in direzione Bastiglia. Improvvisamente ci troviamo immersi nella campagna circostante, sono sparite le auto solo il rumore dei nostri passi e delle nostre voci bellissimo. Da segnalare l’Antica Conca di Navigazione sul Naviglio: in pratica si tratta di quello che resta del manufatto che serviva per far funzionare le Porte Vinciane che venivano utilizzate per la navigazione delle barche per vincere il dislivello molto simili a quelle che si possono ancora vedere a Bomporto. Con questo sistema Modena era collegata con Ferrara attraverso le vie d’acqua. Il sentiero si percorre abbastanza agevolmente cercando di evitare alcune zone fangose mentre l’erba è ancora bagnata, l’aria è frizzantina ma il sole un po’ alla volta inizia a scaldare. In questa zona se non vado errato c’è la villa appartenuta al gerarca Dino Grandi personaggio politico e diplomatico passato alla storia per aver contribuito alla destituzione di Benito Mussolini il 25 di Luglio del 1943, qui fece nascere un’azienda agricola considerata all’avanguardia per quei tempi. Siamo arrivati ad un ponte che ci permette di tornare sull’asfalto di Strada Albareto, non molto lontano si intravedono le prime abitazioni di Bastiglia, mi ricordo le edizioni di questa camminata quando correvo ancora si arrivava proprio a Bastiglia ma la distanza era di km 21. Affrontiamo un pezzo di Via San Clemente molto pericoloso a causa di un paio di curve insidiose molto ben sorvegliato per poi immettersi nella Ciclopedonale che collega Modena con Bastiglia, qui si cammina in tranquillità, il pericolo maggiore sono le biciclette alcune viaggiano veramente forte. Intorno a noi si nota la campagna circonstante che presenta alcuni allagamenti causati dalle piogge dei giorni passati, addirittura in alcuni punti l’acqua è ferma a ridosso del terrapieno dove scorre la ciclopedonale non dimentichiamoci che si tratta di un vecchio sedime ferroviario dismesso. Troviamo l’unico ristoro intermedio nel punto dove passano anche i percorsi corti, all’incrocio can Via Munarola, un bicchiere di the e si riparte ancora sulla ciclopedonale. Siamo all’incrocio con Strada Battaglia, i percorsi corti e l’intermedio girano a destra, gli altri a sinistra per sbucare in Strada Cavo D’Argine la stessa utilizzata in occasione della Camminata dei Torrazzi, con un largo giro utilizzando Via Tagliati torniamo sulla Ciclopedonale di prima, passiamo sotto alla ferrovia dell’alta velocità, manca veramente poco al termine poco prima di tornare in Strada Battaglia salutiamo sempre molto volentieri Teida impegnata come al solto a scattare fotografie a tutti Grazie Mille. L’arrivo sul retro della Polisportiva Forese Nord utilizzando Via Jacopo della Quercia, il premio di partecipazione è ormai scontato: una piantina di primule un rilancio di buon auspicio verso la primavera speriamo.

Renzo Barbieri