È Domenica mattina parto da casa di buon mattino, tutto il contesto è avvolto da una leggera coltre di nebbia non fittissima ma sufficiente a sfumarne i contorni. La meta odierna è Bazzano (BO), come per incanto superato il centro abitato di Calcara, la nebbia si dissolve, tende ad usicre il sole. Oggi va in scena la “1^ Pignoletto Run” organizzata dal Gruppo Podistico Sanrafel di Bologna con l’aiuto di alcune realtà del territorio. Si tratta di una corsa podistica competitiva: il programma prevede anche una camminata ludico motoria con entrambe lo stesso chilometraggio. Tutto questo serve alla valorizzzione del territorio per sé stesso molto affascinante, territorio dove sono presente un forte numero di aziende vinicole che producono un prodotto di un certo pregio: Il Pignoletto. La logistica della corsa risulta essere un attimo complicata: il ritrovo per i capigruppo è stato posizionato nel parcheggio antistante al cimitero, mentre sia la partenza che l’arrivo sono state giustamente organizzate in Piazza Garibaldi esatte di mezzo c’è la collina che ospita la Rocca dei Bentivoglio e annesso Museo: Bazzano ha origini antichissime ed è pieno di luoghi storici e artistici di notevole pregio. Parcheggio nella parte bassa del paese a ridosso della Bazzanese, attraverso il centro storico poi per la prima volta e non sarà l’ultima per oggi affronto la salita alla Rocca per riuscire ad andare a prendere il pettorale per la camminata dal mio Capogruppo. Mi viene consegnato il pettorale ed un buono per il pasta party. Si forma il solito gruppetto di amici (soprattutto amiche, le quote rosa dominano), ritorniamo in piazza per avvicinarci alla Partenza. La piazza è un brulicare di persone, la fila per il pettorale della competitiva è lunghissima: ho visto canotte dei più svariati gruppo podistici provenienti anche da piuttosto lontano, la sensazione è che ci sarà una grossa partecipazione. La data è stata azzeccatissima ad esempio Modena non ha camminate podistiche oggi quindi alcuni gruppi sono venuti a Bazzano. Finalmente ci vengono date le indicazioni giuste sul tracciato si parte. Per l’ennesima volta si torna a salire alla Rocca per poi tornare a scendere verso il cimitero dove ci sono i capigruppo, avanziamo in Via Montebudello, alcuni volontari ci confermano che siamo effettivamente in percorso. Immediatamente l’occhio cade sulla bellissima felpa indossata da chi è parte della organizzazione: stampato sul davanti il logo ufficiale della Pignoletto Run, una bottiglia con le scarpe da corsa. Ci siamo lasciati l’abitato di Bazzano alle spalle, sul nastro d’asfalto ci rimarremo per poco, infatti arrivati all’altezza di un pilastrino votivo giriamo a destra. Fin da subito ci rendiamo conto che non sarà una camminata facile il fondo è piuttosto viscido in alcuni punti fangoso occorre prestare molta attenzione, sarà un continuo salire e scendere a lato di immense distese di vigneti, ma del resto siamo nel regno del pignoletto. Siamo tornati sull’asfalto il taglio in mezzo alle vigne ci ha permesso di accedere a Via Motta: siamo alla prima cantina chiamata “La Mancina”, ci viene indicato di entrare nella corte dove ad attenderci c’è per chi vuole il primo assaggio di pignoletto oltre al the caldo e a vassoi di frutta, la sosta è obbligatoria. Un giro intorno alla cantina si ritorna su Via Motta. Montebudello si avvicina, in distanza spicca il campanile della chiesa di Savignano alta, quella del borgo medievale. Il panorama è semplicemente spettacolare da qualsiasi parte lo si guardi. Appena superato il cimitero di Montebudello ci viene indicato di svoltare a sinistra su di una cavedagna, stiamo per entrare nei terreni della Cantina Illeri, i proprietari sono nostri amici iscritti al nostro stesso gruppo podistico, in pratica giochiamo in casa. Siamo tornati sull’asfalto, qualche metro in Via Montebudello poi entriamo nella corte di Cantina Illeri: ad attenderci la gentilissima Carmela con rigoroso assaggio di pignoletto oltre al normale ristoro. I saluti sono d’obbligo, si riparte: adesso si cammina a ridosso delle vigne su di un piano inclinato, ma a breve parte una ripidissima discesa quasi verticale che in alcuni punti risulta essere pericolosissima fondo scivoloso ripidissimo, rasentiamo un tracciato simile a quello dei trail. A metà della discesa ecco la Teida: bravissima, scambio di saluti e di sensazioni sulla camminata odierna si riparte. Finalmente la discesa termina in Via Rio Marzatore, nemmeno il tempo di rifiatare si riparte in salita e che salita che ci porta su a Corte D’Aibo ultima cantina di giornata almeno per noi che abbiamo scelto il percorso da km 10. A disposizione il ristoro con l’ultimo assaggio di pignoletto di giornata. Si scende da dove siamo saliti, riattraversiamo Via Rio Marzatore, riparte una tremenda salita verticale, è la parte più dura di tutto il tracciato odierno una sorta di muro verticale, sfido chiunque a correre questo tratto. Finalmente si torna sull’asfalto di Via Montebudello, svolta a destra iniziamo a rientrare. Adesso è tutto molto più agevole si cammina in leggera discesa in breve ritorniamo verso Bazzano, alla nostra destra appare un cartello che ci segnala un allevamento di labrador, nei campi antistanti invece ci sono alcuni asini. Torniamo a transitare davanti al cimitero di Bazzano ma adesso eviteremo di salire per l’ennesima volta alla Rocca infatti aggiriamo la base della collina per entrare in Piazza Garibaldi siamo all’arrivo logicamente differenziato dai competitivi. Il ristoro finale con the e frutta fresca, ritiro del premio di partecipazione molto insolito: una sportina di carta con dentro 5 mandarini. Il pasta party non è ancora in funzione avrà inizio non prima di mezzogiorno. Penso fortemente che questo prima edizione della Pignoletto Run sia sicuramente valida anche se ci sarebbe qualcosa da ridire sulla logistica: il ritrovo dei capigruppo è troppo lontano dalla Piazza, sicuramente ci sarà una ragione per questo. Ma i territori in cui abbiamo camminato stamattina sono fantastici, percorso duro ma appagante: un arrivederci alla seconda edizione.

Renzo Barbieri