Domenica mattina che si prospetta bella calda, quindi il salire a Savigno (BO) sulle prime Colline Bolognesi a 256 m di altezza alletta parecchio. Il ritrovo è al solito posto, nel grande parcheggio dopo il secondo ponte sul torrente Samoggia. Pochi i Gruppi Podistici presenti un vero peccato questa camminata merita davvero. Tutto l’evento è stato organizzato dalla locale Proloco, i volontari della Protezione Civile con l’aiuto del Gruppo Podistico Monte San Pietro (BO) in particolar modo dal Capogruppo Franco: merita veramente un grosso plauso!!! Nel piazzale spira una leggera brezza anche se il sole inizia a far sentire la propria voce. Un po’ alla volta arrivano i miei compagni di viaggio di oggi: ritiriamo il pettorale e si parte. Ottimo il Gruppetto che si è formato stamattina: oltre al sottoscritto Angela, Paola, Sonia, Franca, Daniela, e Adriano. Iniziamo a camminare utilizzando la pista ciclopedonale a lato del Samoggia in pratica risaliamo il torrente veramente inquietante la sua scarsa portata d’acqua, sulla nostra sinistra vediamo numerosi allevamenti di cavalli in particolare il Ranch Sant’Antonio. Savigno è famoso per il Tartufo Bianco, qui vi si tiene la Fiera Internazionale del Tartufo, è conosciuto anche per la Rassegna del Cavallo che qui si tiene nel mese di settembre e per il frequentatissimo Mercatino dell’Antiquariato. All’altezza dell’ultimo ponte usciamo dalla pista ciclopedonale, svolta a sinistra, iniziamo a camminare su di una strada ghiaiata che lentamente ma inesorabilmente inizia a salire. La nostra fortuna è che sarà per una buona parte del percorso sempre all’ombra mica male direi, onore al merito a chi ha studiato il percorso!!! Siamo alla prima deviazione, avanti il tracciato da km 15 a sinistra quello da km 10. Dopo aver ricompattato il Gruppo decidiamo per la distanza da 10 km. Il Sentiero è diventato ancora più ripido con grossi sassi sotto alle scarpe occorre prestare attenzione. È un continuo salire e scendere, difficile descrivere il panorama che ci circondando si vede nettamente la vallata formata dal Torrente Samoggia. Siamo ancora all’ombra, il sentiero in ghiaia termina adesso abbiamo un duro ma fortunatamente corto strappo in salita che ci porta davanti all’Agriturismo Ca’ Mongiorgi di Elisa. Breve sosta, riuniamo il Gruppo poi si riparte. Dopo poche centinaia di metri appare il ristoro Grande ne avevamo bisogno. Acqua, The, oltre a barrette e integratori mica male!!! Rinfrancati si riparte su di un sentiero alla nostra sinistra ancora ombreggiato in leggero sali e scendi, per arrivare nella località chiamata Merlano. Qui ulteriore deviazione per dividere i due percorsi. All’altezza della Chiesa di Santa Maria di Merlano inizia l’insidiosa discesa: la prima parte ha il fondo è in ghiaia smossa con ciottoli insidiosi serve attenzione, scarpe con un buon grip e i bastoncini. La seconda parte invece scende velocissima per sentieri in terra battuta e erba ai bordi dei campi coltivati: una polvere incredibile!!! Qui vengo raggiunto da alcuni amici che scendono di corsa che ho salutato molto volentieri: Ciao Antonio, Maria e Bruno!!! Arriviamo sull’asfalto, consultando il satellitare non dovrebbe mancare molto all’Arrivo, infatti spuntano le prime case di Savigno, in breve ci ritroviamo nella Piazza XV Agosto il centro del paese dove ha termine la camminata. Ristoro finale fondamentale, breve sosta alla tenda del Gruppo poi si riparte verso la terribile calura della nostra “Bassa”. Confermo a Savigno spirava una leggera ma molto piacevole brezzolina che invogliava a rimanervi!!!

Renzo Barbieri