Si parte da casa avvolti in una leggera nebbia ma per fortuna non piove, poi non sembra nemmeno inverno, ci attende una trasferta abbastanza lontana da casa infatti dobbiamo arrivare nella piccola frazione periferica del Comune di San Lazzaro di Savena (BO): “Le Mura di San Carlo” a ridosso delle prime colline della “Vena Del Gesso” poco prima di entrare in Val di Zena. Per fortuna non incontreremo molto traffico, qualche problema per il parcheggio, ma se lasci l’auto lontano hai risolto. Il ritrovo è presso l’antico edificio conosciuto come “Ospedale San Camillo” costruito nel XVII secolo poi trasformato nel 1933 in una casa di riposo per anziani, ora viene utilizzato per ospitare alcune strutture della Azienda USL di Bologna. È circondato da un bellissimo parco con tanto di giardino ma sembra un po’ lasciato andare peccato!!! Le tende dei capigruppo sono state collocate tutte intorno all’edificio centrale. Poco prima del via veniamo avvertiti che il percorso purtroppo ha dovuto essere modificato a causa delle piogge di ieri un vero peccato!!! Appena usciti dal cancello dell’ospedale svolta a destra per poi svoltare ancora a destra una volta finite le mura di sasso. Il tracciato originale prevedeva di passare su di un sentiero sterrato a bordo strada ma risulta essere impraticabile a causa del fango quindi tutti sull’asfalto. All’incrocio attraversiamo la strada principale che porta verso Idice per entrare in una comoda pista ciclabile, occorre prestare attenzione ai podisti che stanno rientrando. Finita la ciclabile riattraversiamo la strada per infilare la via che scorre a fianco del Torrente Zena, è proprio in questa zona che lo stesso torrente si immette nel Torrente Idice è un luogo da sogno un vero angolo di pace ai lati della strada ci sono ville con ampi parchi e giardini pieni di alberi ad alto fusto. Ci troviamo in uno dei tanti ingressi del Parco dei Gessi e dei Calanchi della Abbadessa. Il nastro di asfalto termina, adesso si corre su di una stradina mista a ghiaia e terra battuta, la ricopre una leggera patina di fanghiglia non pericolosa, occorre solo evitare le numerose buche piene d’acqua. È un continuo vai e vieni di podisti infatti qualche chilometro più avanti ne scopriremo la ragione, arrivati al ristoro ci viene segnalato di tornare sui nostri passi. Noi in perfetta autonomia decidiamo di allungare un po’ il tragitto avanzando fino al sesto chilometro, poi dietrofront torniamo sui nostri passi tornando a transitare dal ristoro. Adesso il percorso è esattamente uguale a quello dell’andata, sulla nostra destra si vedono distintamente i confini del borgo di Castel de Britti dove è nato il grande sciatore Alberto Tomba!!! Siamo di nuovo sulla ciclabile dell’andata unica variante ci attende un largo giro che passa in mezzo al piccolo centro sportivo costruito a ridosso della Chiesa Parrocchiale Moderna di Le Mura di San Carlo. Siamo in pratica arrivati, entriamo nel giardino del San Camillo ritiro del premio e ristoro finale. Ribadisco peccato per la modifica del percorso non era male come camminata. Ma nessun problema Venerdì 31 Gennaio 2020 saremo di nuovo in strada infatti alle 14.30 sarà “Corrida di San Geminiano” a Modena non si può mancare.

Renzo Barbieri