Pomeriggio incredibile quello di ieri al Parco Novi Sad a Modena in occasione della “46^ Corrida di San Geminiano” in occasione della Festa del Patrono della Città di Modena. La città è stata praticamente invasa il Centro Storico pieno di bancarelle di ogni sorta, poi ci metti il popolo dei podisti abbiamo già detto tutto. Inoltre la giornata è stata caratterizzata da una temperatura incredibile quasi da primavera inoltrata, avrebbe dovuto essere l’ultimo “Giorno della Merla” uno dei giorni più freddi dell’anno!!! Pensate all’edizione dell’anno scorso c’era la neve ai lati della strada ed il percorso era stato logicamente modificato. Arriviamo al Novi Sad piuttosto presto, ma del resto oggi abbiamo avuto l’incarico da “Capogruppo”, la nostra piccola tenda del “Monte San Pietro” poco prima della 13.00 è già stata montata, alla fine come gruppo conteremo 35 presenze. I podisti aumentano a vista d’occhio, molti atleti competitivi stanno svolgendo il riscaldamento utilizzando l’anello del Novi Sad, intanto stanno arrivando i Cadetti dell’Accademia Militare che caratterizzeranno la Corrida di oggi con il loro passaggio e i cori che usciranno dalle loro voci. Viale Jacopo Berengario si riempie, mentre si formano le griglie a seconda del pettorale in attesa delle ore 14,30 quando Roberto Brighenti darà il Via Ufficiale alla corsa gridando “E’ Corrida” Infatti in orario preciso scatta la Corrida, non è semplice percorrere il primo chilometro il percorso attraversa praticamente il Centro Storico passando praticamente in mezzo alle bancarelle del mercato piene di gente, potete immaginare il caos creato. Terminato Corso Canal Chiaro infiliamo la Via Giardini fino ad incrociare Viale Corassori, è un flusso continuo di podisti, chi corre chi cammina di passo, l’organizzazione parla di oltre 6000 presenze. Il percorso ormai consolidato ci porta verso la frazione di Cognento (Cugnint in dialetto modenese) è uno dei quartieri più piccoli di Modena attraversato dall’Autostrada e dalla tangenziale. Le sue origini risalgono ai Galli Boi, venne utilizzata come zona nell’antichità a causa delle scarse condizioni igienico sanitarie della città di Modena. Qui sorge l’antica chiesa risalente all’anno 1000 dedicata ai Santi Nabore e Felice che conserva anche il Santuario dedicato al Patrono di Modena San Geminiano costruito proprio nel punto dove sgorgava la Fonte Miracolosa. Il tutto completato da una piccola valle punteggiata da salici piangenti e giochi per i bambini. Ci aspettano due cavalcavia per appunto scavalcare le due grosse arterie di traffico citate sopra, il fiato è un po’ corto il caldo precoce influisce sicuramente capire che capo di abbigliamento utilizzare oggi non è stato facile. Superati i cavalcavia ci attende il ristoro molto ben gradito, adesso si ritorna verso Modena, torniamo a scavalcare il secondo cavalcavia ormai in distanza si intravede la sagoma del Raffaello siamo nelle posizioni di retrovia, quest’anno si è tornati al percorso ufficiale che prevede l’utilizzo del sottopasso pedonale credo a mio modesto parere abbastanza pericoloso anche con ottime condizioni climatiche. Sono gli ultimi chilometri praticamente uguali a quelli percorsi all’andata, riesco a salutare Gabriele impegnato a scattare fotografie, inoltre addirittura poco più avanti mi fermo a salutare la Teida con l’immancabile macchina fotografica Grazie Teida!!! Siamo all’ultimo chilometro le gambe pesano, ma stringiamo i denti, superato l’Osservatorio Astronomico manca veramente poco al termine, infatti infiliamo l’anello del Novi Sad sono gli ultimi metri ecco il traguardo, anche per quest’anno la Corrida è terminata. Mi rimane ben poco da scrivere se non confermare il fascino che avvolge questa corsa podistica aldilà del forte contenuto tecnico di cui è piena con al via atleti di notevole spessore a livello competitivo. Però contemporaneamente conserva uno spirito di partecipazione incredibile è difficile non parteciparvi anche se vai piano, se semplicemente cammini, non può non prendervi parte anche se come me non sei, consentitemi scrivere Modenese, anche se il pettorale più economico costa 5 euro. Un arrivederci al prossimo anno.

Renzo Barbieri

foto su modenacorre.it