Continua questa strana primavera in anticipo, la Cartera Ed Rubera è arrivata alla sua 40^ Edizione anche per quest’anno in versione “Eco” Gran Bella Iniziativa!!! Arrivare a Rubiera (RE) è piuttosto facile in particolar modo la domenica mattina presto pochissime auto in circolazione quasi tutta tangenziale. Senza ripensamenti appena superato il ponte della Via Emilia sul fiume Secchia decidiamo di parcheggiare nel comodo spiazzo adiacente all’imponente Mangimificio G.I.M.A. quindi con un breve tragitto a piedi raggiungiamo la zona dove sono stati collocati i Capigruppo, oggi questo compito è stato egregiamente svolto dai coniugi Anderlini che molto gentilmente hanno messo a disposizione il loro furgone. Sicuramente la bella giornata ha influito positivamente sul numero delle presenze, solo come podisti si è arrivati a 5464 pettorali a cui bisogna sommare i bambini delle scuole!!! Gran bel successo mi viene da scrivere!!! Rubiera (Rubera in dialetto reggiano e modenese) conta 14.856 abitanti, si trova sulla sponda sinistra del Fiume Secchia a km 12 da Reggio Emilia (RE). L’antico nome di Rubiera è “Corte De Herbaria” dal Celtico Her-beria (Mezza Pianura). La sua fondazione risale tra il 1190 ed il 1200 con la costruzione di un castello per difendersi dalla vicina Modena, si sono succedute su questo territorio le famiglie dei Boiardo, degli Estensi e dei Pio da Carpi. I luoghi più interessanti sono: La Pieve dei Santi Faustino e Geovita citata in un documento che risale al 945, il Palazzo Sacrati del XV secolo e il complesso monumentale dell’Ospedale del XVI secolo che nacque come luogo di sosta per i viaggiatori che si muovevano lungo la Via Emilia. Piccola curiosità Rubiera viene citata in una canzone di Luciano Ligabue “Rane a Rubiera Blues” presente nell’album “Buon Compleanno Elivis”. Il vecchio tracciato della Via Emila all’interno del Centro Storico è praticamente tutta una testa, molto saggiamente il premio di partecipazione individuale è possibile ritrarlo prima del Via: si tratta di una utilissima borraccia di alluminio, un premio in chiave eco!!! Usciti dal centro storico si svolta destra superando il Centro Sportivo poi svolta a sinistra si inizia a correre su Via Canale, sulla nostra destra appare il villaggio industriale della Tetrapak è una zona immensa quasi a perdita d’occhio. Ormai siamo immersi nelle campagne attorno a Rubiera si corre in direzione delle prime colline verso Casalgrande, riesco a salutare Gabriele poi iniziamo ad incontrare le deviazioni per i vari percorsi fino ad arrivare in prossimità della Villa Spalletti, il consentitemi Pezzo Forte di tutta la camminata di oggi. Superato il ponte si entra nel parco della villa: quest’anno incontreremo una piacevole novità infatti il percorso ci permette di entrare in una corte interna dove oltre al Ristoro Pac – Man bellissimi!!! si possono vedere anche alcuni originali modelli di auto storiche!!! Come al solito incontreremo estrema gentilezza e cortesia da parte dei volontari che hanno gestito non solo questo ristoro ma anche tutta la Caretera!!! Grazie Mille!!! Percorriamo buona parte del parco dove è presente anche la gentilissima Teida impegnata a scattare foto non poteva mancare!!! Siamo davanti a Villa Spalletti. La località su cui sorge si chiama San Donnino di Liguria una piccola frazione del comune di Casalgrande (RE) da testimonianze risulta che la villa risalga al XVII secolo voluta dal Marchese Carl ’Antonio Giannini Segretario di Stato del Duca di Modena una delle cariche più importanti della Corte Estense. La Famiglia Giannini si estinse per cui la villa e la tenuta appartenne prima ai Conti Trivelli poi nell’800 ai Conti Spalletti gli attuali proprietari. La Villa ha subito diversi rimaneggiamenti, si divide i tre parti con una parte centrale e le due laterali leggermente avanzate. Presenta 4 lesene con capitelli ed un orologio centrale. Sulla copertura spicca una torretta con ringhiera balconata. In uscita dal parco è impossibile non notare il particolare Casino Cadetto, qui incontriamo la deviazione, a destra gira il tracciato da km 12 a sinistra quello da km 16, optiamo per il secondo. Attraversiamo la piccola borgata chiamata San Donnino di Liguria citata già in alcuni documenti datati 890, la piccola chiesa di campagna dedicata a San Donnino è datata 1774 poi modificata nel 1857 dai Conti Trivelli Spalletti, al suo interno sono da segnalare alcuni affreschi che raffigurano San Donnino. Nella stessa località si nota anche il Caseificio Spalletti realizzato in stile neogotico. Ci lasciamo alle spalle questa piccola frazione, dopo un largo giro entriamo nel territorio della località di Arceto ma per un breve tratto infatti torniamo a passare davanti a Villa Spalletti per poi intraprendere il percorso da km 12, siamo nella frazione di Rubiera chiamata Sant’Agata, il ristoro è piuttosto movimentato ed allegro spicca il cartello Rubiera Air Line le persone che lo gestiscono sono vestite da controllori di volo e hostess in giacca e cravatta con tanto di cappello d’ordinanza Bellissimi!!! Sosta ristoratrice obbligatoria poi si riparte per gli ultimi chilometri non è facile descrivere la scena, in pratica è un flusso unico di persone chi corre chi cammina fantastico!!! Da segnalare i gruppi di podisti che hanno spinto su adeguate carrozzine alcune persone disabili, personalmente ne ho contate ben tre Bravissimi Complimenti!!! Appare il cartellone stradale che ci segnala che siamo entrati a Rubiera intanto vengo raggiunto dalla Cecilia correremo assieme l’ultimo chilometro con tanto di foto al traguardo scattate dal sempre presente Italo. Il ristoro finale è nel pieno della sua attività tutti i bicchieri utilizzati sono in materiale ecosostenibile per rimanere sul tema. Rientriamo al furgone dei Capigruppo come Monte San Pietro (BO) ci siamo piazzati in ottima posizione con 30 presenze poi non parliamo del ristoro finale personalizzato!!!

Renzo Barbieri

foto su modenacorre.it