Siamo arrivati alla “4^ Corripiumazzo” anno dopo anno questa corsa podistica ha visto crescere l’interesse e la partecipazione non solo dei gruppi podistici organizzati ma soprattutto di quelli spontanei che si sono formati in occasione di questo evento, credo che sia proprio una ventata di aria fresca sono segnali da percepire se si vuole creare del ricambio in questa bellissima attività che è il podismo. Ci troviamo a Piumazzo (MO) la frazione più importante del Comune di Castelfranco Emilia (MO) da sola conta 5.289 abitanti, a poca distanza dalla Via Emilia. Vanta origini antichissime si parla di un primo avamposto fortificato da parte del Comune di Bologna per difendere il confine sul Torrente Muzza fin dal 1203. Nel corso dei secoli ci sono state innumerevoli vicissitudini che hanno modificato la vita di questi luoghi, come ad esempio il passaggio di Provincia da quella Bologna a quella di Modena avvenuto nel 1927. La corsa è stata organizzata dalla Parrocchia di San Giacomo, i capigruppo sono stati sistemati all’interno del campo da calcio della Parrocchia comodamente all’ombra, la Partenza invece è in Piazza della Repubblica proprio davanti alla Chiesa Parrocchiale di San Giacomo, si parla di una prima piccola chiesa con ospitale per ospitare i pellegrini fin dal X secolo ad opera dei Monaci Colombaniani poi nel corso del tempo modificata e ampliata, un primo importante restauro avvenne nel 1844, il campanile in stile Neogotico fu costruito nel XVII secolo. L’opera più pregevole custodita al suo interno è La Vocazione di San Giacomo e San Giovanni dipinta da Gaetano Gandolfi (1734-1802). In un adiacente oratorio nel periodo natalizio viene allestito un importante Presepe Meccanico dove il giorno si alterna alla notte con giochi d’acqua ed effetti luminosi con scene che riproducono dei paesaggi che ricordano le vicine colline ed i lavori agresti. Si parte in direzione Bologna sulla sinistra sotto al Portico il mitico Bar di Freccia che assieme alla ormai dismessa Discoteca Kiwi di Piumazzo è nell’album dei ricordi di quelli della mia generazione. Passiamo a fianco del Torrazzo di Piumazzo ultimo esempio del borgo fortificato chiamato Castrum Plamacium che risale al XV secolo orientato verso Bologna ormai ricostruito quasi completamente. Ci lasciamo alle spalle le ultime case di Piumazzo per intraprendere la lunghissima Via Galante che attraversa numerose aziende agricole con distese di campi di grano, frutteti e vigne fino ad arrivare ad una breve rampa che ci permette di salire sull’argine del Torrente Samoggia. Siamo esattamente dalla parte opposto a dove correvamo qualche venerdì addietro in occasione della Festa del P.D. di Calcara (BO). Superiamo il punto dove si trova la passerella tibetana per continuare a correre sull’argine stesso occorre prestare molta attenzione a dove si mettono i piedi le buche sono in agguato e non si vedono a causa dello spessore dell’erba tagliata e lasciata in loco, inoltre i piedi affondano e la falcata è più faticosa, questo tratto sembra non finire più unica nota positiva è l’ombra, sembra di essere in una sorta di tunnel naturale. Finalmente si scende dall’argine arrivando al ristoro intermedio leggermente spostato rispetto alla linea del percorso ma molto gradito vista la sete. La strada nella sua prima parte è ghiaiata poi diventa di asfalto, incontriamo il percorso corto che si innesta nel lungo, praticamente è un lungo e continuo serpentone multicolore che si muove persone di tutte le età in movimento Bellissimo!!! Percorriamo tutta Via Bastarda fino ad incrociare ancora Via Galante non prima di essersi fermati al ristoro offerto dall’Agriturismo Grimandi: si tratta di una antichissima azienda agricola collocata su di un fondo chiamato “Casino San Marco” che era di proprietà del Monastero Femminile di Brescia questo nel 906. Nel 600 assunse il nome di “San Marco dell’Ospitale degli Esposti” dove un ente assistenziale chiamato Istituto dei Bastardini si occupava di bambini orfani. Questa Opera Pia ne fece la propria sede amministrativa fino a quando divenne proprietà della Provincia di Bologna, questo nei primi del 900, solo nel 1935 passò alla Famiglia Grimandi. Bene qui c’è stato offerto un sontuoso ristoro zeppo di ottima frutta fresca di stagione!!! Siamo ormai in dirittura d’arrivo, ripercorriamo l’ultimo chilometro uguale all’andata arrivando nuovamente in Piazza della Repubblica. Ci attende una giusta pausa ristoratrice ma sarà breve infatti domani saremo di nuovo in azione in terra modenese, per essere precisi a San Donnino (MO) dove si correrà la corsa notturna chiamata IL Campazzo Sotto Le Stelle” Buona Corsa

Renzo Barbieri