Certo che correre con le temperature di questi giorni non è molto agevole, prevale la voglia di rimanere chiusi in casa con l’aria condizionata. Però non si può non partecipare a questa “30^ Al Gir Dal Cisol” a Reno Centese (FE) organizzata in occasione dei festeggiamenti per Sant’Anna con la collaborazione della Podistica di Finale Emilia che ha ottimamente gestito tutta la logistica della corsa. Reno Centese è una piccola frazione del Comune di Cento incastrata tra le province di Ferrara e di Modena si trova a km 11 da Cento molto più vicina a Finale Emilia, a dividere il Fiume Panaro. Secondo alcuni documenti della Partecipanza Agraria di Cento i primi insediamenti risalgono al XII secolo, erano proprietà prima degli Estensi poi dello Stato Pontificio. Gli abitanti da sempre si sono occupati di agricoltura, combattendo con le terribili malattie generate da questi luoghi insalubri di valle e con la conseguente miseria. Nel 1876 nasce la Società Operaia di Mutuo Soccorso con annessa banca, in seguito nel 1892 accorpa la Società Cooperativa Braccianti del Comune di Cento che avrà la propria sede proprio a Reno Centese. Il ritrovo è presso il campo da calcio: un bellissimo impianto sportivo che viene messo a disposizione di noi podisti. Parto in perfetto orario al momento del Via Ufficiale, si notano canottiere di diversi gruppi podistici, provenienti dal basso modenese, mantovano e ferrarese oltre ad alcuni gruppi bolognesi. Dopo di noi partiranno anche alcuni bambini che dovranno percorrere un tracciato di due chilometri. Il gruppo parte forte fin da subito lasciandomi piuttosto distaccato, transitiamo in Via Chiesa la prima strada nata a Reno Centese, nel centro sorge la Chiesa Parrocchiale dedicata a Sant’Anna con la vicina piazzetta dove sorge il piccolo Campanile che venne distrutto nel 1874 da un fulmine, ricostruito alla fine dell’800, nel Maggio del 2012 il sisma lo ha pesantemente danneggiato adesso è ricoperto dalle impalcature. Praticamente attraversiamo tutto il paese per poi rientrare nel centro sportivo, il percorso “corto” ed i bambini entrano nel piazzale antistante la tribuna, noi proseguiamo diritto. Alla prima svolta a destra mi spunta difronte il primo quindi in pratica verrò doppiato!!! Adesso si corre in sterrato e ghiaia, sono lunghi ed interminabili rettilinei che sembrano non finire mai, in pratica sono i famosi cardini della centuriazione romana poi utilizzati dalla Partecipanza Agraria. Ecco l’agoniato ristoro gestito dall’Antonella con aiutante vengo applaudito ed incitato nonostante sia nelle ultime posizioni Grazie Mille. Adesso si corre a fianco di un grosso canale di bonifica pieno d’acqua utilizzata per le irrigazioni estive, dall’altro lato filari di frutta, ci transiteremo in mezzo per gli ultimi chilometri, in pratica è un lunghissimo rettilineo che sembra interminabile, finalmente a terra leggo km 8 mancano alcune centinaia di metri al termine, ad accogliermi un trio di podisti finalesi che mi dispensano di applausi e ringraziamenti Bellissimo!!! Che dire corsa con stile da altri tempi perfettamente organizzata, per questa piccola comunità la camminata podistica è un evento importantissimo un’occasione per festeggiare ed accogliere persone. Un doveroso Grazie alla Podistica di Finale Emilia per la logistica, fidatevi rimanere agl’incroci sotto al sole con il caldo di ieri sera non deve essere stato molto agevole!!!

Renzo Barbieri