Certo che venire a correre stamattina a Sant’Agata Bolognese è stato veramente molto semplice ero appena a 4 chilometri da casa quindi molto comodo niente levataccia. Questa corsa è di sapore antico suscita un numero elevato di ricordi ma nello stesso tempo ha saputo rinnovarsi consolidando anno dopo anno la propria importanza inoltre quest’anno era l’unica corsa in calendario nelle provincie di Bologna e Modena con in programma una importante corsa competitiva corredata da gare giovanili, da segnalare la modifica al percorso ludico motorio portato a 10 km eliminando il pezzo con lo sterrato. Sant’Agata Bolognese (Sant’E’ghete o Sant’Egata in dialetto bolognese) vanta origini antichissime attualmente conta 7.387 abitanti inseriti nel territorio dei Comuni delle Terre D’Acqua. I primi insediamenti risalgono all’epoca del Bronzo, poi si è passati alle “Terramare” con villaggi di capanne di canna, subendo in seguito le invasioni dei Celti. Importantissima è stata l’epoca Romana con l’utilizzo del metodo delle Centuriazioni, in Via San Donnino è stata ritrova una Villa Romana Rustica di inestimabile valore in particolare nel pozzo in cui sono stati scoperti oggetti di uso comune importantissimi, la raccolta è all’interno di uno di uno spazio nel Palazzo Comunale. Il Centro Storico più o meno come lo vediamo oggi è di origini Medievali era un villaggio fortificato dotato di 4 porte con un fossato, oggi ne rimane una solo che è il simbolo del Comune. Porta Otesia con tanto di ponte levatoio, prigioni, una sala dove si riunisce il Consiglio Comunale ed un Oratorio dedicato al Santo Spirito dove sono presenti due altari sormontati da due statue che ritraggono La Beata Vergine del Carmine e Santo Antonio da Padova opera di Filippo Scandellari (1717 -1801) oltre a 13 affreschi che ritraggono gli Apostoli di epoca cinquecentesca. Esiste una importantissima istituzione molto antica: La Partecipanza Agraria la leggenda narra che sia stata una specie di donazione da parte di Matilde di Canossa una sorta di Beni Comuni esiste ancora una zona rurale di Sant’Agata che si chiama Beni Comunali. Ma realisticamente parlando molto probabilmente non è altro che la decisione dei Monaci Benedettini dell’Abbazia di Nonantola che riunirono diverse proprietà per affrontare insieme grossi lavori di bonifica agraria. Il bel palazzo storico che ospita la sede della Partecipanza ha al suo interno una bellissima sala di rappresentanza “La Sala Delle Colonne” sorge proprio difronte al Palazzo Comunale che a sua volta contiene il carinissimo Teatro Ferdinando Bibiena un vero piccolo capolavoro dotato di un palcoscenico a” Sipario” con una piccola platea di poltroncine in velluto rosso sormontata da una elegante balconata con la centro un grande lampadario a gocce con un soffitto dipinto. L’argomento per cui Sant’Agata Bolognese è famosa rimane indubbiamente “La Lamborghini Automobili” l’importantissima fabbrica automobilistica fondata nel 1963 da Ferruccio Lamborghini che ha come simbolo il “Toro” all’entrata del paese si legge il cartello “Città della Lamborghini”. I capigruppo sono stati sistemati nel parcheggio del supermercato Coop Reno sono presenti tutti i gruppi Bolognesi e quelli Modenesi oltre a tante persone dei paesi limitrofi che per una mattina hanno deciso di partecipare a questa camminata si può quindi immaginare quale sia stato il numero delle presenze. La Partenza è in Corso Pietro Buoni davanti alla Chiesa Parrocchiale che ha la torre campanaria avvolta dai ponteggi per consentire i restauri dopo il sisma del Maggio 2012. Come apripista sono state schierati alcuni modelli di Auto Lamborghini compreso il SUV l’ultimo nato nella casa del “Toro” si parte in direzione di Porta Otesia percorrendo un tratto di strada in direzione di Crevalcore, poco dopo il vecchio campo da calcio svolta a sinistra per arrivare al Chiesolino di San Luca, da qui ha inizio la omonima lunga Via San Luca che attraversando grandi distese di campi coltivati oggi immersi nella nebbia porta fino alle vecchie Scuole Elementari di Amola di Piano (L’Amla in dialetto Bolognese) una frazione di 630 abitanti che è parte del Comune di San Giovanni in Persiceto (BO) tristemente famosa per il terribile Rastrellamento effettuato dalle S.S. Tedesche durante la notte tra il 4 e il 5 Dicembre 1944 quando circa 300 persone vennero prese alcune mandate in teatro a Sant’Agata altre direttamente in carcere a San Giovanni in Monte a Bologna per poi essere deportate e uccise nei Campi di Concentramento in Germania o uccise barbaramente sul Colle di Paderno sopra a Bologna. La locale chiesa è dedicata a San Danio il quale si trasferì in queste zone nel 1400 d.C. Fondando una comunità religiosa, viene festeggiato il 12 di Maggio con tanto di processione. Attualmente la chiesa è chiusa a causa delle lesioni dovute al Sisma del Maggio 2012. All’interno del piccolo centro sportivo dell’Amola è stato messo il ristoro intermedio confesso che il the era piuttosto lungo ma almeno era caldo vantaggio non da poco!!! Lasciato il ristoro percorriamo tutta la pista ciclopedonale che porta su Via San Donnino, pensate che questa pista è stata ribattezzata “Via Delle Nutrie” visto il folto numero di questi animali all’interno del Canale Piolino. Segnalo la pericolosità del ponte in ferro, era estremamente scivoloso collocavano il cartello di avvertimento proprio mentre ci transitavo sopra. Via San Donnino è lunghissima saluto volentieri una mia ex collega: Grande Cristina!!! Arriviamo alla strada che porta al Cinema Multisala per poi attraversare Via 22 Aprile fino ad incrociare la pista ciclopedonale che porta sul Viale di Circonvallazione. Poco prima di arrivare al viale incontriamo il ristoro personalizzato di Alessio Guidi che come nelle precedenti edizioni offre un brindisi a tutti i podisti disposti a fermarsi. Completiamo un mezzo giro di Circonvallazione per arrivare a Porta Otesia entrando dal ponte levatoio in legno. Qui termina la nostra prova di oggi estrema difficoltà a raggiungere il ristoro finale infatti ci rinuncio e velocemente torno alla tenda. Conclusa anche questa “Classica” ci aspetta Domenica 30 Dicembre 2018 l’ultima edizione della “Corrida di San Silvestro” a Crevalcore (BO) mi dispiace tantissimo sono brutti ed inquietanti segnali.
P.S. vorrei segnalare che oggi pomeriggio assieme ad alcuni compagni di società ho preso parte alla penso 5^ edizione di “Corri o Cammina a Santo Stefano Digeriamo Assieme Il Panettone” si è trattato di un pregevole evento podistico a San Giorgio di Piano organizzato dall’eclettico Presidente della Sangiorgese Running Roberto Pessarelli che anno dopo anno ha consolidato il numero delle presenze eravamo poco più di un centinaio la maggior parte ha camminato su di un tracciato permanente cittadino di circa 5 km con tanto di lauto ristoro finale. Veramente ancora una volta una gran bella esperienza potrò sempre scrivere Io C’ero. Grazie a chi ancora una volta si è reso disponibile alla buona riuscita dell’evento.

Renzo Barbieri

FOTO => http://www.reggiocorre.it/foto_video.aspx?ida=4884&n=52a-podistica-di-sstefano-sagata-bol