Commentare la corsa di questa mattina non è così semplice, ma andiamo per ordine. Arrivare al Centro Commerciale Via Larga a Bologna è abbastanza agevole, infatti si trova proprio all’uscita della tangenziale all’altezza della torre dell’UNIPOL. Troviamo un po’ di fila per accedere al parcheggio, veniamo indirizzati in quello sotterraneo molto comodo. Ho visto molti podisti in circolazione, ma del resto la prova competitiva prevista dal programma indubbiamente ha attirato molti atleti. I capigruppo sono stati sistemati in una parte del parcheggio, intanto la nebbia domina la situazione. La mia memoria storica mi riporta a quando questa corsa partiva dal piccolo Centro Commerciale del Fossolo Due per poi dopo aver attraversato la Via Emilia si saliva sulla Croara, mentre adesso si corre in piano incastrati tra la Tangenziale, la Ferrovia, il Pilastro e la zona industriali delle Roveri. Individuare il punto preciso da dove si doveva partire non è stato facile, si consideri che la prima indicazione l’ho notata ad oltre un chilometro dalla partenza. Dopo aver attraversato una sorta di parco con annesso gattile, utilizzando un sottopasso puntiamo direttamente al Quartiere Il Pilastro. Si tratta di una enorme zona residenziale sorta ad est della città che ha visto e sue origini nel 1962 ad opera dell’Istituto Autonomo Case Popolari per accogliere il forte flusso migratorio, costruito in perfetto stile sovietico con tanto di scuole, parchi e centri sportivi. Doveva essere completamente autonomo dalla città. Il problema fondamentale è che si è creato una sorta di ghetto, che nel corso del tempo ha dato parecchi problemi che oggi pare si stiano risolvendo. L’edificio emblematico è il cosiddetto Virgolone si tratta di una costruzione di quasi cento metri di lunghezza con una forma a curva che ricorda appunto una virgola, che risale agli anni 70 conta credo 1120 alloggi, che furono assegnati a persone che provenivano dal Sud Italia in particolar modo siciliani, ora invece sono utilizzati da gente del Nord Africa. Nella triste serata del 4 Gennaio 1991 in Via Casini nel cuore del Pilastro vennero barbaramente uccisi tre carabinieri di una età compresa tra i 20 e i 22 anni il loro nomi erano : Andrea Moneta, Otello Stefanini e Mauro Mittilini, la loro unica sfortuna è stata quella di essersi imbattuti per caso nella Banda della Uno Bianca, che stava attraversando il quartiere per andare a rubare un’auto a San Lazzaro di Savena per compiere un altro atto criminoso. Ci lasciamo il Pilastro alla nostra sinistra mentre a destra scorre la linea ferroviaria che porta a Ferrara, in cima ad un cavalcavia proprio davanti a noi si iniziano a vedere le strutture che compongono il CAB e FICO, adesso si corre ai lati di queste nuove strade che sono state costruite per agevolare l’accesso ai siti nominati prima. Sicuramente durante la settimana saranno pieni di traffico stamattina solo noi podisti. Ormai siamo entrati nel territorio della località chiamata Quarto Inferiore ma non ci arriveremo, una svolta a destra ci permette di arrivare al ristoro intermedio sui lati di questa stretta strada di campagna si aprono parchi con bellissime ville di campagna tutte perfettamente conservate, sicuramente è la parte più interessante del percorso ma dura poco infatti dopo una curva a destra ci troviamo immersi nell’enorme zona industriale chiamata Le Roveri: è un insieme di capannoni e strade larghe che sembra non finire mai, poi di domenica mattina con il grigio della nebbia potete immaginare che quadro!!! In pratica ricalchiamo il percorso di una camminata che si correva da queste parti chiamata “La Chiave Del Bagno” che adesso si svolge al Bargellino. Intanto stanno arrivando i primi atleti della prova competitiva, viaggiano a tavoletta anche perché sono gli ultimi chilometri. Proprio in questo tratto sono stato felice di incontrare e salutare un’amica che ha avuto grossi problemi di salute ma che oggi è riuscita ad esserci Grande Emanuela un grosso In Bocca Al Lupo!!! Gli arrivi molto opportunamente sono stati differenziati tra competitiva e camminata ludico motoria, un po’ caotica la zona preposta per il ristoro finale e la consegna dei premi di partecipazione, infatti si trovava all’interno del centro commerciale dietro alla zona dei gonfiabili per i bambini. Intanto alla tenda è partito come al solito il “Terzo Tempo del Monte San Pietro” oggi particolarmente ricco ma ormai è cosa consolidata. Ci vediamo domenica prossima per la salita a San Luca dalla parte di Casaglia.

Renzo Barbieri