Mentalmente pensare che la corsa podistica di oggi a Maranello (MO) che normalmente si correva nei primi giorni di giugno mentre ora ci troviamo quasi alla metà del mese di novembre è un po’ impattante, poi circolando in mezzo alle tende dei gruppi podistici modenesi mi è stata data la spiegazione di questo cambio di data: praticamente il Gruppo Podistico di Maranello ha avuto una estrema gentilezza nei confronti del Gruppo Podistico di Castelfranco Emilia in quanto la loro camminata era inserita nel programma della locale Festa dello Sport e non poteva essere spostata, per cui ci sarebbe stata una spiacevole sovrapposizione, di qui la scelta di portarla a novembre. Siamo arrivati nel parcheggio antistante la gloriosa Galleria Ferrari piuttosto presto, perché dovevamo svolgere le funzioni di Capogruppo per cui abbiamo avuto il tempo di piazzare la tenda pronti per l’arrivo dei nostri compagni di società. Non dimentichiamoci che ci troviamo in casa della Mitica Rossa tutto ricorda il Cavallino Rampante tutto o quasi gira attorno a questo argomento. Maranello (MO) (Maranel in dialetto Modenese) ha 15693 abitanti si trova a 19 km da Modena su di una stretta striscia di terra a ridosso delle prime colline, i primi ritrovamenti archeologici risalgono all’Età del Bronzo con alcune infiltrazioni di popolazioni provenienti dalla Liguria. Il paese è attraversato dalla Via Giardini un’antica strada di comunicazione che collegava il Ducato Estense con il Granducato di Toscana attraverso l’Abetone, costruita a partire dal 1766 con una durata di circa 10 anni su progetto dell’Ingegnere Pietro Giardini con una lunghezza di km 100 era praticamente un’autostrada dell’epoca con stazioni di posta, ricoveri per i viaggiatori, osterie e fontane, diede lavoro a circa 3000 operai. Enzo Ferrari decise di spostare a Maranello il proprio stabilimento a causa della Seconda Guerra Mondiale, rimanere a Modena era ormai impossibile, oltre al fatto che qui vi possedeva dei terreni il Comune di Maranello fu molto più sollecito a dare il permesso di costruzione a discapito di quello di Formigine. La Partenza ufficiale viene data dall’Arco Gonfiabile Rosse proprio davanti alla Galleria Ferrari con un apripista molto particolare: uno splendido modello di Ferrari grigia. Alla prima rotatoria svolta a destra in breve siamo nel pieno centro del paese dove ci sono i monumenti più rappresentativi: La Chiesa di San Biagio costruita in sostituzione della vecchia parrocchiale a ridosso del castello molto scomoda, nonostante le forti discussioni interne nel 1895 venne iniziata la costruzione su progetto dell’Architetto Carlo Barbieri. Si racconta di un enorme passamano per portare i mattoni dalla Fornace Varini al Piazzale della Nuova San Biagio. Il 15 Agosto 1913 venne inaugurato il Campanile che ancor oggi porta le campane che suonano in occasione delle vittorie della “Rossa”. Sicuramente da vedere sono il Mosaico posto al centro della Piazza della Libertà dello scultore modenese Marino Quartieri e il Monumento al Cavallino Rampante dello scultare albanese Helidon Xhixha. Superato il Centro la strada sale quasi immediatamente, al bivio con il percorso della mini camminata la salita diventa impegnativa dovremo arrivare fino alla località di Fogliano. Intorno a noi ci sono splendide ville con altrettanti giardini e parchi, si alternano tornanti, salite e qualche falso piano. Eccoci a Fogliano, qui vorrei segnalare la presenza della Torre della Strega: si tratta di una torre di osservazione che era parte di un complesso sistema difensivo che serviva per i castelli di Maranello, Spezzano e Montegibbio, adesso ci sono solo dei ruderi di 7 metri di altezza con una base quadrata di circa 6 metri di lato. Viene utilizzata dal Planetario di Modena per osservare il cielo utilizzando due basi circolari dove vengono collocate le strumentazioni ottiche. Lasciato Fogliano iniziamo a scendere, il ristoro intermedio è posizionato sull’ultimo poggio poi da qui in poi sarà discesa decisa. In poco tempo arriviamo sul fondo valle che ci porta a Torre Oche, qui correre risulta essere veramente piacevole si va leggermente in discesa sotto l’occhio vigile della locale Polizia Municipale e dei Volontari presenti ovunque. Siamo arrivati in basso sulla strada che collega Maranello con Spezzano, utilizziamo piste ciclopedonali e marciapiedi per non essere di intralcio alle numerose auto in transito, fino ad infilare la “Strada della Storia”: è una pista ciclopedonale di colore rosso che racconta la storia della Ferrari, delle auto e dei Piloti. In pratica è il rettilineo che porta all’Arrivo, dove è appostato per fotografare i podisti Italo Spina, sosta dovuta al ristoro poi via alla tenda per il “Terzo Tempo” si chiude un’altra bella domenica mattina. Oggi abbiamo sperimentato l’uso della Chat di WhatsApp dedicata al gruppo per gestire le iscrizioni alle varie corse: credo che come primo esperimento sia funzionato dobbiamo solo abituarci se è possibile a comunicare velocemente le adesioni per poter agevolare il lavoro del Capogruppo per la prenotazione dei pettorali. Se si corre in provincia di Modena o Reggio Emilia nessun problema in quanto si può sempre aggiungere, mentre a Bologna le prenotazioni normalmente chiudono il venerdì sera prima della corsa. Grazie per la collaborazione.

Renzo Barbieri

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